Quanto ricevono di finanziamenti pubblici le associazioni ambientaliste e animaliste? Il senatore Valerio Carrara, imprenditore bergamasco, ex Pdl ora nel Gruppo Coesione nazionale, non ha risparmiato energie per avere una risposta e questa domanda. «Mi sono chiesto: se un cittadino qualunque volesse avere queste informazioni dove dovrebbe cercare? In nessun posto, pare, perché il dato è top secret». Il senatore ne sa qualcosa: ha presentato sette interrogazioni in proposito, la primo datata 8 ottobre 2008, ma non ha avuto nessun riscontro. Motivo per cui durante la seduta dell’ 8 febbraio ha sollecitato di nuovo una risposta alle interrogazioni presentate sui benefici di natura economica e fiscale attribuiti a queste associazioni.
Lo ha fatto avvisando anche che presenterà formale censura contro i Ministri competenti in materia se non otterrà questa volta risposte esaurienti. Dalla prima interrogazione intanto il numero delle associazioni riconosciute dal ministero è lievitato da 45 a 93. «Alcune di queste – sottolinea Carrara – hanno addirittura bilanci altissimi e conti economici più simili a società per azioni che ad Onlus o no profit».
Carrara è un cacciatore, potrà obiettare qualcuno, e quindi forse non particolarmente ben disposto nei confronti delle associazioni animaliste. Sia come sia ad una risposta avrebbe diritto, anche per sacrosanti motivi di trasparenza.
«Stiamo attraversando un momento economico che ci obbliga al rigore – ha detto il senatore in aula – chiedo quindi a nome del popolo italiano che mi ha fatto queste richieste e dei cittadini cacciatori, di cui sono riferimento in Parlamento, che tutti facciano la loro parte. Le risposte – ha spiegato – dovranno avere dei dati numerici ben precisi, perché non mi accontenterò più di risposte generiche. Ci deve essere, signor Presidente, una verifica che consenta di valutare se esistano ancora le condizioni per elargire sovvenzioni e provvidenze a queste associazioni. Tagli lineari alla miriade di associazioni esistenti consentirebbero di liberare risorse che andrebbero utilizzate nella salvaguardia del territorio e dell’equilibrio idrogeologico, il cui venir meno ha causato in alcune regioni del Paese gravi danni materiali e provocato parecchi decessi di uomini, donne e bambini».
«La Presidenza si attiverà perché, al di là delle considerazioni di merito, è evidente che c’è il diritto dei parlamentari ad avere risposta alle proprie interrogazioni – ha risposto il Presidente -. Anzi, lei ha pazientato molto, perché se ha presentato la prima nel 2008 mi pare che abbia aspettato quasi fino al termine della legislatura».
Informazioni tratte da Bighunter – 10 febbraio 2012