Ancora un rinvio per il provvedimento che riscrive la governance della sanità pubblica. La commissione Affari sociali della Camera, che sta esaminando gli emendamenti al governo clinico da diverse settimane, ha rimandato alla prossima settimana il voto sull”articolo 4 (in tutto sono otto), che disciplina i criteri per la nomina dei direttori di struttura complessa, gli ex primari. La commissione al momento è spaccata tra la proposta del relatore (ex maggioranza) e quelle di Pd (ex opposizione) e Idv. Da un lato Domenico di Virgilio (nella foto) ha proposto di specificare che da una commissione ad hoc venga individuata una “terna” di candidati (non più una graduatoria, come previsto dal testo unico, dalla quale il direttore generale può selezionare il dirigente tra i primi tre).
Con la previsione che qualora il prescelto lasci o decada nei primi tre anni della nomina si debba procedere alla sua sostituzioni scegliendo tra i due rimanenti.
Per democratici e dipietristi invece il criterio del merito sarebbe davvero rispettato, limitando contestualmente le potenziali ingerenze della politica, se la commissione individuasse una graduatoria e la nomina spettasse al candidato che raggiunge la prima posizione. Gli emendamenti Pd-Idv in questa direzione, però, hanno ricevuto il parere del contrario del governo. La discussione riprenderà, con il voto, la prossima settimana, probilmente già martedì, e Di Virgilio si è augurato che si possa procedere un po’ più spediti nell’esame del provvedimento.
Tra gli emendamenti ancora da vagliare, peraltro, ce n’é anche uno che riguarda l’assicurazione professionale obbligatoria, introdotta dall’ultima manovra del governo Berlusconi, sulla quale già l’ex ministro della Salute, Ferruccio Fazio, aveva individuato delle criticità. La proposta di modifica, presentata dal relatore, prevede un intervento del ministero della Salute, per redigere un “modello nazionale di polizza assicurativa per responsabilità civile dei medici” che tra le altre cose obblighi “le compagnie ad assicurare il professionista richiedente” e dia la possibilità di disdettare o incrementare il premio “solo a seguito dell’accertamento effettivo della responsabilità professionale”.
Agi – 3 febbraio 2012