L’Intersindacale della dirigenza del Ssn ha inviato una lettera al Ministro della salute, Renato Balduzzi, ai presidenti e agli assessori alla salute delle Regioni per chiedere di poter esprimere valutazioni sulle aree tematiche di interesse delle categorie rappresentate che possano arricchire i contenuti del Patto per la Salute. «Un nuovo patto per la salute – scrivono le sigle della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria – non può, limitarsi ad un incontro istituzionale. La sostenibilità non solo economica del servizio sanitario richiede un vero patto sociale che recluti le intelligenze e le competenze dei professionisti agli obiettivi che si intendono raggiungere senza negare le prerogative della contrattazione.
I livelli di assistenza sanitaria sono, a nostro parere, inscindibili dai livelli organizzativi delle strutture ospedaliere e territoriali e la definizione degli standard dimensionali ed organizzativi della spesa sanitaria non può prescindere dalla individuazione di livelli organizzativi minimi. Necessari anche per assicurare la coerenza della medicina ospedaliera con la riorganizzazione delle cure primarie e della prevenzione».
E aggiungono: «Se il patto per la salute non si traduce in un nuovo compromesso sociale tra Stato e professionisti, e se Stato e Regioni non aprono linee di confronto e di credito con loro, i risultati saranno prevedibilmente scarsi e la sanità continuerà a rincorrere di manovra in manovra le ragioni della propria sopravvivenza acuendo il disagio dei cittadini»
25 gennaio 2012 – riproduzione riservata