Dal primo gennaio 2012 gli allevamenti intensivi di galline ovaiole sono fuorilegge. Lo ricorda il consigliere regionale della Sinistra Veneta Pietrangelo Pettenò che, con una interrogazione a risposta immediata, invita la Giunta regionale a predisporre adeguati controlli nel territorio per verificare la corretta applicazione della direttiva europea che ha vietato l’uso di gabbie non modificate mettendo al bando l’eccessiva concentrazione di animali negli allevamenti avicoli. «Le nuove disposizioni interessano in modo particolare – fa notare Pettenò – “la Società Agricola Occhiobello, collegata allo stabilimento Eurovo sito nell’omonimo Comune in Provincia di Rovigo, dove sono stipate circa 800 mila galline ovaiole e vengono prodotte circa 20 mila tonnellate l’anno di pollina»
«Per decenni hanno causato alla popolazione notevoli disagi legati alle esalazioni maleodoranti, nonché all’abnorme proliferazione di mosche. Ora, con l’applicazione del divieto che recepisce la direttiva europea sul benessere animale – continua il consigliere regionale – gli allevamenti devono essere sottoposti a una radicale ristrutturazione che comporti una notevole riduzione del numero di animali presenti per unità di superficie, con importanti benefici anche per i territori e le popolazioni circostanti».
(Arv) Venezia 23 gennaio 2012