Per avere un’idea di quello che succede anche oltreoceano in materia di sicurezza, ecco una rassegna delle più significative malattie e contaminazioni di origine alimentare segnalate negli Stati Uniti nel 2011. È un elenco significativo anche perché mostra quanto numerosi sono i possibili veicoli di tossinfezione a tavola. A raccogliere i dati ci ha pensato ilfattoalimentare.it. Abbiamo prelevato i dati dal Foodborne Illness Outbreak Database, che fornisce una sintesi delle epidemie correlate a cibo e acqua che si sono verificate dal 1984 a oggi, e generalmente causate da E. coli, salmonella, epatite A, Campylobacter e altri patogeni. A differenza del database pubblico del RASFF europeo, questo archivio è il risultato del lavoro di privati (all’interno del Marler Clark Network).
In queste segnalazioni sono presenti anche i nomi delle marche e degli stabilimenti o rivenditori coinvolti, e sono segnalati solo i prodotti che hanno generato malattie di origine alimentare o che comunque sono arrivati a contatto con il consumatore finale.
Siamo infatti di fronte a un sistema che appare meno concentrato sui controlli preventivi rispetto alla concezione europea, ma più efficiente nel determinare le cause una volta che si verifichino problemi.
Nel database sono inoltre presenti per ogni voce i relativi link alla documentazione (generalmente molto approfondita) del CDC o dell’FDA o dell’agenzia statale che si occupa del caso. La trasparenza è quindi totale nei confronti del cittadino.
Sicuramente il 2011 verrà ricordato per la strage provocata dalla Listeria dei meloni del Colorado (31 morti), ma non mancano altri casi di contaminazione alimentare. Oltre alle “classiche” in prodotti legati alla carne o al latte (soprattutto crudo), ci sono quelle relative a insalate fresche e germogli. Soprattutto queste ultime ci fanno capire come, probabilmente, in Europa si sia sottovalutato il rischio correlato a questi prodotti fino all’estate scorsa.
Nella nostra rassegna abbiamo incluso solo gli eventi più significativi e con un numero di contagiati vicino o maggiore di 10. Le segnalazioni presenti nel database con numeri inferiori di persone coinvolte sono molte di più. Nell’elenco sono stati eliminati i nomi di marchi e sedi produttive, ma nel relativo link al database (Foodborne Illness Outbreak Database) di inizio paragrafo sono elencate tutte le informazioni orginali legate a ogni singolo caso.
Ristorante messicano – Salmonella – Dicembre 2011 – 59 contagiati
Un’epidemia di salmonellosi era legata al cibo messicano in un ristorante a Corinto, Mississippi. Produttore e fornitori dei prodotti alimentari non sembrano essere la causa del contagio. Il veicolo della contaminazione del cibo e i fattori che hanno contribuito al verificarsi del contagio non sono ancora stati individuati e descritti.
Prodotti freschi di carne macinata – Salmonella – Dicembre 2011 – 16 contagiati
Il 16 dicembre una catena di alimentari del Maine ha richiamato prodotti freschi con carne macinata che potrebbero essere stati contaminati da un ceppo di Salmonella typhimurium. Il richiamo è il risultato di un’indagine su persone colpite dalla malattia. Il Centers for Disease Control and Prevention (CDC) ha segnalato 16 persone contagiate, di cui 10 hanno confermato l’acquisto di carne macinata di manzo in negozi del Maine, New York, New Hampshire e Vermont. Il ceppo Salmonella typhimurium è risultato resistente a molti antibiotici di uso comune.
Detenuti carcere Utah – Botulino – Ottobre 2011 – 12 contagiati
I detenuti di una prigione dello Utah sono stati colpiti dal botulino dopo aver bevuto una bevanda a base di frutta, patate, pane, acqua, scarti di cucina e zucchero, mescolati e fatti fermentate per produrre alcool. A parte la violazione delle regole dell’isitituto di pena, la certezza dell’origine della contaminazione (la via di ingresso) non è certa. Tre dei 12 che si sono ammalati erano in condizioni critiche.
Insalate in campus universitari – E.coli – 60 contagiati
Un focolaio di E. coli O157: H7 è stato identificato nella regione intorno a Saint Louis, Missouri. I casi segnalati comprendevano persone con un’età compresa da 1 a 94 anni. Molti avevano mangiato insalate fresche in bar prima di ammalarsi. Il 28 ottobre, le autorità sanitarie dell’ Illinois hanno rivelato che stavano studiando una malattia che poteva essere collegata allo scoppio del focolaio nel Missouri, ma il legame non è stato trovato. Il 31 ottobre, funzionari del dipartimento di salute hanno dichiarato che le insalate erano sotto indagine ma che altre fonti non erano da escludere. I casi identificati in Minnesota e Missouri, erano collegati a campus universitari. Ulteriori casi sono stati segnalati in altri stati.
Analisi di rintracciabilità hanno determinato un’origine comune in una lattuga di un unico fornitore, arrivata in negozi di alimentari e campus universitari. La lattuga è stata venduta a un distributore, che ha fornito la lattuga al campus universitario del Missouri, ma le registrazioni non erano sufficienti per confermare che questo lotto sia stato inviato a questo campus universitario. I risultati preliminari dell’indagine in azienda non hanno identificato la fonte della contaminazione.
Pinoli – Salmonella – Ottobre 2011 – 43 contagiati
Un focolaio confermato di Salmonella Enteritidis è stata associato al consumo di pinoli turchi acquistati all’ingrosso presso negozi alimentari lungo la costa orientale dal 1° luglio e 18 ottobre. Dal 17 novembre ci sono stati 43 casi, di età variabile da meno di un anno a 94 anni. Alcuni dei pinoli sono stati consumati come ingredienti di cibi pronti. Tra le 40 persone malate per le quali erano disponibili informazioni, 28 avevano mangiato pinoli o prodotti contenenti pinoli. Le registrazioni di vendita del grossista sono state utili per identificare gli acquisti. Il ceppo epidemico di Salmonella Enteritidis è stato isolato da campioni diversi di pinoli e pesto di pinoli fatto in casa con i pinoli implicati. Le analisi di laboratorio condotte da laboratori di sanità pubblica in diversi stati individuati il ceppo epidemico di Salmonella Enteritidis da almeno cinque campioni di pinoli turchi.
Meloni – Listeria – Ottobre 2011 – 146 contagiati – 31 decessi
Una epidemia di Listeria monocytogenes è stata associata al consumo di melone coltivato nella regione del Colorado Rocky Ford. 146 persone sono state segnalate al CDC, infettate con almeno uno dei quattro ceppi epidemici riscontrati di listeria. Trentuno persone sono morte e una donna incinta ha abortito. L’età dei malati andava da meno di 1 anno a 96 anni, con l’età media di 77. Le persone più gravi avevano più di 60 anni o condizioni di salute che avevano indebolito il loro sistema immunitario. Sette delle malattie erano legate alla gravidanza (tre neonati, quattro donne incinte). Tra i 140 malati con informazioni disponibili su ciò che mangiavano, 131 (94 per cento) ha riportato il consumo di meloni nel mese precedente l’insorgenza della malattia. Diversi malati hanno ricordato il tipo di melone che avevano mangiato e si sono detti meloni Rocky Ford, che vengono coltivati nel sud-est del Colorado.
Le registrazioni di tracciabilità dei meloni hanno indicato l’origine precisa della produzione. Questi meloni sono stati spediti tra il 29 luglio al 10 settembre in almeno 24 Stati, con possibile ulteriore distribuzione. Le analisi di laboratorio dal Dipartimento Colorado di sanità pubblica hanno identificato i batteri Listeria monocytogenes su meloni raccolti da negozi alimentari e da case delle persone malate. Le analisi di laboratorio da parte della FDA hanno identificato L. monocytogenes corrispondenti a ceppi epidemici nei campioni di attrezzature e melone presso la sede del produttore. L’FDA ha identificato diversi fattori nello stabilimento di confezionamento che probabilmente hanno contribuito all’introduzione, alla diffusione e alla crescita di Listeria monocytogenes nel melone.
Questa epidemia ha diverse caratteristiche inusuali: è stata la prima di listeriosi dovuta a frutta intera e ai meloni. Quattro molto diversi ceppi e due sierotipi sono stati associati al focolaio, che è è stato insolitamente grande e ha portato il maggior numero di morti da malattie di origine alimentare degli Stati Uniti dopo l’epidemia di listeriosi del 1998 su prodotti carnei pronti al consumo.
Fragole fresche – E. coli – Settembre 2011 – 15 contagiati
Un focolaio di E. coli O157: H7 è stato collegato a fragole fresche prodotte in Oregon. L’azienda ha venduto frutti a clienti che a loro volta, li hanno distribuiti a bancarelle lungo la strada e mercati degli agricoltori a Multnomah, Washington, Clackamas, Yamhill, e contee Clatsop. Le bacche sono state vendute in contenitori non contrassegnati. Le fragole non erano mai state implicate in casi di E. coli O157: H7 negli Stati Uniti. Il dieci per cento dei campioni ambientali raccolti presso l’Azienda Agricola sono risultati positivi per E. coli O157: H7. Il ceppo epidemico è stato trovato in campioni provenienti da campi in tre sedi separate.
Germogli erba medica – Salmonella – Giugno 2011 – 21 contagiati
Alla fine di giugno, i funzionari della sanità dell’Idaho hanno annunciato un’indagine su un focolaio di Salmonella Enteritidis: sospettati come causa dei germogli di erba medica contaminati. A partire dal 28 giugno almeno 21 casi sono stati resi noti in Idaho, Washington, Montana, North Dakota e New Jersey. In sei, i germogli provenivano da un coltivatore del nord dell’Idaho. Il 27 giugno, il Dipartimento della Salute Idaho e la FDA hanno raccomandato al pubblico di non consumarli. L’1 luglio sono stati ritirati i germogli di erba medica distribuiti sul mercato dal produttore identificato.
Carne macinata – E. Coli – Luglio 2011- 9 contagiati
Un focolaio di E. coli O157: NM è stato attribuito al consumo di carne macinata e venduta all’ingrosso, presso North Branch, Michigan. La carne implicata è stata venduta ai ristoranti all’ingrosso dallo stesso produttore. I casi di malattia sono stati riportati in diverse contee.
Latte Crudo – Campylobacter – Giugno 2011 – 16 contagiati
Risultati di test di laboratorio hanno dimostrato che batteri Campylobacter hanno causato malattie diarroiche in 16 persone presso la Scuola elementare Capo Nord. Il latte crudo era stato servito a un evento scolastico il 3 giugno. Lo stesso ceppo di batteri Campylobacter jejuni è stato trovato nel latte crudo della fattoria locale dove viene prodotto. Un genitore ha fornito il latte per l’evento della scuola. L’azienda, però, non aveva venduto il latte non pastorizzato al genitore.
Latte crudo – Campylobacter – Giugno 2011 – 8 contagiati
Il 18 luglio, la Food and Drug Administration (FDA) ha avvertito i consumatori di evitare il latte crudo alimentare di un produttore (con caseificio) con sede a York, South Carolina. I casi sono stati segnalati da tre famiglie che avevano consumato latte crudo dal caseificio il 14 giugno 2011. Anche se la vendita al dettaglio di latte crudo è legale in South Carolina, era illegale distribuire latte crudo in forma di prodotto finito per il diretto consumo umano. Da segnalare che il commercio al dettaglio di latte crudo destinato al consumo umano è illegale in North Carolina.
Latte crudo – Campylobacter – Maggio 2011 – 18 contagiati
Un focolaio di Campylobacter jejuni è stato collegato al consumo di latte crudo nel sud-est dell’Alaska. Qui i regolamenti non consentono la vendita di latte crudo, ma possedere parti (o azioni) di una vacca per ottenerne il latte è ammissibile. Il Campylobacter non è stato isolato direttamente dal latte, ma solo dai campioni di letame raccolti presso il caseificio incriminato. È stata isolata anche Listeria, ma nessuna malattia umana era stato attribuita a questo patogeno.
Insalata fresca – Salmonella – Aprile 2011, Illinois – 36 contagiati
In maggio un’indagine su un focolaio di Salmonella Typhimurium in una catena di ristoranti dell’Illinois, ha individuato un ceppo raro di Salmonella Typhimurium. 36 contagiati di cui 19 confermati in laboratorio con S. Typhimurium. Gli investigatori hanno concluso che un’insalata fresca preparata in una sede comune era la voce degli alimenti contaminati. Non è stato determinato come l’insalata è stata contaminata con Salmonella.
Salsa guacamole – E. coli – Aprile 2011 – 11 contagiati
Focolaio a Killeen, in Texas, E. coli O157: H7. L’indagine epidemiologica ha rivelato che il guacamole (una salsa di origine messicana a base di avocado) fatto il 13 aprile è stata la causa più probabile. La salsa era stata usata per la produzione e vendita di panini. Le indagini hanno indicato come probabile containazione del guacamole nel negozio di gastronomia in cui è stato prodotto.
Prodotti da Forno – Salmonella – Marzo 2011 – 79 contagiati
Il 26 marzo, il Dipartimento della Salute di Rhode Island ha annunciato un’indagine su un focolaio di salmonella legata prodotti da forno. I prodotti sono stati richiamati il 25 marzo, quando si è scoperto che la crema pasticcera per riempire zeppole, ciambelle e il bignè, era stata conservata a temperature non sicure. Il 27 marzo è stato rivelato che il panificio aveva inoltre immagazzinato le zeppole in cassette utilizzate per le uova, evento che avrebbe potuto portare alla contaminazione incrociata. I prodotti da forno sono stati venduti in una vasta zona geografica. Le zeppole sono state fornite a panifici e a un distributore che ha consegnato i dolci a vari negozi e catering. Questa larga contaminazione ha portato a due decessi.
Latte e gelato – Yersinia – Marzo 2011 – 16 contagiati
Un focolaio di Yersinia enterocolitica è stato associato latte e gelato. Nove persone sono state contagiate a Beaver County e sette in Allegheny County (Pennsylvania). Il 26 agosto, è stato rivelato che Yersinia enterocolitica è stata trovata in un contenitore chiuso di gelato. Successivamente è stata isolata anche da yogurt fatto in casa a base di latte della stessa latteria. Tramite consegna a domicilio e vendite al dettaglio, sono stati circa circa 10 mila i contenitori di latte a settimana distribuiti a 650 famiglie e 40 punti vendita. Il meccanismo di contaminazione di latte e crema di ghiaccio resta sconosciuto. Il caseificio ha ripreso la produzione di latte e la distribuzione dopo un controllo su un lotto di prodotti che non hanno dimostrato la presenza di Yersinia. Nessun ulteriore caso di Yersinia è stato riportato dopo il 5 agosto.
Salsiccia – Salmonella – Marzo 2011 – 18 contagiati
Un focolaio di Salmonella Infantis si è verificato tra le persone che hanno partecipato a un evento benefico il 5 marzo, a Thurmont, Maryland. Salsiccia e budino di carne sono stati identificati come i veicoli di infezione. La salsiccia proveniente da un centro di macellazione è stata confermata essere contaminata con batteri di Salmonella.
Carne di Tacchino – Salmonella – Febbraio 2011 – 136 contagiati
Il 29 luglio, l’US Department of Agriculture Food Service (FSIS) ha emesso un avviso di salute pubblica per malattie causate da Salmonella Heidelberg associati all’uso e consumo di tacchino allevato a terra. L’allarme è stato avviato dopo vari rapporti medici. Indagini e test condotti da alcuni dipartimenti di salute hanno determinato un’associazione tra il consumo di prodotti di tacchino allevato a terra e la malattia.
Il 3 agosto, una grande catena di produzione e distribuzione ha emesso un richiamo dei prodotti tacchino allevato a terra. Il 4 agosto, il CDC ha pubblicato il primo sommario del focolaio. La Salmonella implicata è multi-resistente ai farmaci (ampicillina, streptomicina, tetraciclina, gentamicina). Il CDC ha avviato l’indagine il 23 maggio, dopo aver riconosciuto un “raggruppamento insolito” di casi di Salmonella Heidelberg.
All’incirca nello stesso periodo, la sorveglianza di routine ha trovato lo stesso ceppo di Salmonella Heidelberg in tacchini già stoccati nei negozi. Il 29 luglio, il ceppo focolaio iniziale e un secondo ceppo strettamente connesso di Salmonella Heidelberg sono stati isolati da un campione di tacchino congelato rimasto senza etichetta in casa di un colpito dall’epidemia dell’Ohio.
L’11 settembre, vengono richiamati oltre 185 mila pezzi di tacchino allevato a terra contaminati da un ceppo di Salmonella identico a quello che aveva portato alla prima allerta il 3 agosto. A partire dal 27 settembre non sono stata più segnalati casi di contagio.
Salsiccia fermentata semisecca – E. coli – Gennaio 2011 – 21 contagiati
Il 23 marzo, il CDC ha annunciato una indagine su un’epidemia di E. coli O157: H7 collegata al consumo di una salsiccia fermentata semisecca. La società produttrice ha emesso un richiamo delle salsicce il 22 marzo, che erano state confezionale nel dicembre 2010, e spedite e distribuite in cinque stati.
Papaia – Salmonella – Gennaio 2011 – 99 contagiati
Dopo un focolaio di Salmonella Agona sono state ritirate partite di papaia. L’epidemia è cominciata dopo il 16 gennaio e continuata per diversi mesi. Il 25 agosto, la Food and Drug Administration ha vietato le importazioni di papaya coltivate in Messico a causa di contaminazione da salmonella diffusa e permanente. Più del 15 per cento di papaya fresca entrata negli Stati Uniti dal Messico è stato contaminati da Salmonella.
Fegato di pollo – Salmonella – Gennaio 2011 – 179 contagiati
Un focolaio di Salmonella Heidelberg è stato associato al consumo di fegato di pollo alla griglia o fegato di pollo tritato. Dal 16 novembre sono stati identificati 99 casi a New York, 61 nel New Jersey, 10 in Pennsylvania, 6 in Maryland, 2 in Ohio e 1 nel Minnesota. I consumatori colpiti ritenevano che il prodotto fosse stato completamente cotto, ma in realtà non lo era: il prodotto doveva essere riscaldato prima del consumo. Il ceppo epidemico di Salmonella è stato trovato in campioni di fegatini di pollo alla griglia e in campioni di fegato di pollo tritato. Nei negozi i fegatini di pollo alla griglia sono stati riconfezionati e venduti o utilizzati per preparare fegato tritato.
Germogli di trifoglio – Salmonella – Gennaio 2011 – 7 contagiati
Il 3 gen 2011 sono stati richiamati germogli di trifoglio dopo un focolaio di Salmonella Newport in Oregon e Washington. Almeno alcuni dei casi avevano consumato germogli di trifoglio, anche in ristoranti. Sono stati ritirati dal commercio: trifoglio, trifoglio e cipolla, germogli piccanti e germogli venduti a negozi di alimentari al dettaglio e per il commercio all’ingrosso in Washington, Oregon, Idaho, Alaska, British Columbia, Saskatchewan e Alberta. L’ispezione FDA ha trovato gravi violazione delle norme sanitarie.
Nocciole – E.coli – Gennaio 2011 – 8 contagiati
Un focolaio di E. coli O157:H7 è stata associato al consumo di nocciole acquistate all’ingrosso o confezionate in negozi di alimentari al dettaglio. I ceppi di E. coli sono stati isolati da pazienti colpiti, e da un campione di prodotto in vendita (correlati geneticamente). L’indagine ha condotto a un distributore comune, una società con sede in California, che il 4 marzo 2011 ha emesso un richiamo di tutti i prodotti con nocciole e noci miste forniti dal 2 novembre 2010 al 22 dicembre 2010.
Carne di Tacchino surgelata – Salmonella – Aprile 2011 – 12 contagiati
Il 1 ° aprile 2011, sono state ritirate circa 54.960 libre (circa 25.000 kg) di surgelati di carne di tacchino dopo che un focolaio di Salmonella Hadar era stato legato al consumo di questo prodotto. Gli hamburger di tacchino sono stati venduti esclusivamente in cartoni da 4 libre (ca 2kg). La Salmonella Hadar è noto per essere resistenti a molti antibiotici, tra cui ampicillina, amoxicillina / acido clavulanico, cefalotina e la tetraciclina.
Meloni – Febbraio 2011- 21 contagiati
Ritirati meloni interi dopo un collegamento epidemiologico trovato tra i meloni e un focolaio di Salmonella Panama. I meloni, coltivati in Guatemala, venivano venduti in confezioni da tre attraverso magazzini in Alaska, California, Colorado, Idaho, Montana, Oregon e Washington.
fonte: Il Fatto alimentare – 19 gennaio 2012