Con 257 sì, 41 no e nessun astenuto, il Senato ieri ha dato il via libera definitivo della politica al ‘decreto salva-Italia’ sul testo licenziato dalla Camera. Così il Governo in un solo giorno ha incassato la fiducia sul decreto, l’ok di Palazzo Madama, la firma (in serata) del Capo dello Stato e l’invio alla Gazzetta Ufficiale per la pubblicazione della legge di conversione. Un percorso netto in 16 giorni. Una manovra urgente con effetti lordi da 34,9 miliardi e che alla fine del suo iter parlamentare è costata al Governo dei tecnici 24 voti favorevoli. L’Abc del decreto. Il testo approvato dal Senato
Sono questi, infatti, i ‘sì’ alla fiducia che ieri sono mancati all’appello rispetto al via libera incassato, sempre a Palazzo Madama, dal premier Mario Monti all’atto del suo insediamento.
Non solo. Al Senato la Lega ha fatto sentire ancora il suo dissenso per una manovra eccessivamente sbilanciata sul fronte delle entrate. E con l’Italia dei valori e il Svp all’atto del voto ha negato la fiducia al Governo sul testo del decreto ‘salva-Italia’ licenziato da Montecitorio la scorsa settimana.
I numeri finali della manovra 2011 confermano nei fatti il forte ricorso alla leva fiscale, ritenuto necessario dal Governo per raggiungere in tempi rapidi il riequilibrio strutturale dei conti pubblici e per consentire una riduzione del peso del debito pubblico. Come segnalato dai tecnici del servizio bilancio dal lato delle entrate il Governo incasserà 26,6 miliardi nel solo 2012 (pari all’85% delle risorse) a fronte di minori spese per 4,6 miliardi (15%). Per il biennio successivo le entrate (26 miliardi) incideranno per il 79% nel 2013 e per il 74% nel 2014 (25,8 miliardi). A compensare il peso della manovra vanno considerati anche i primi interventi sul fronte della crescita per circa 7 miliardi di euro e che si concentrano sulla defiscalizzazione del costo del lavoro ai Fini Irap e sul premio fiscale alla capitalizzazione delle imprese.
Quattro i pilastri su cui poggia il decreto definito dallo stesso Monti ‘salva-Italia’. Il ritorno della tassazione della prima casa con l’anticipo dell’Imu e la rivalutazione delle rendite catastali. La patrimoniale sulla casa che colpirà anche le case all’estero è accompagnata da prelievi addizionali sui patrimoni già conosciuti dal fisco e individuati nei cosiddetti beni di lusso, dalle auto di grossa cilindrata agli elicotteri, nonché ai depositi titoli sia italiani che detenuti oltreconfine. Nella liste delle patrimoniali entra anche la tassa dovuta da chi ha ‘scudato’ capitali. C’è poi la riforma delle pensioni e il tentativo di evitare il taglio lineare delle agevolazioni fiscali e assistenziali. Operazione che comunque costerà agli italiani l’aumento di due punti percentuali, a partire dal 1° ottobre 2012, dell’aliquota agevolata del 10% e di quella ordinaria del 21 per cento. A questi pilastri si aggiungono la lotta all’evasione che poggia su una norma dalle enormi potenzialità: l’obbligo di comunicazione al fisco di tutte le movimentazioni bancarie e finanziarie. C’è poi la tracciabilità con l’uso del contante che scende da 2.500 a 1.000 euro. Per la compliance nel 2013 arriverà un regime di emersione con agevolazioni fiscali e semplificazioni degli adempimenti per ‘le partite Iva’ che aderiranno.
La ratio della manovra poggia su un principio sottolineato più volte dal Governo, ovvero che «le risorse necessarie a finanziare le misure di stimolo alla crescita economica» dovranno essere recuperate «attraverso un importante intervento sulla tassazione patrimoniale degli immobili». E così è stato. La manovra anticipa l’arrivo della nuova imposta municipale (Imu) prevista dal federalismo fiscale, ma con l’aggiunta di un prelievo del 4 per mille (modulabile di due punti in più o in meno da parte dei sindaci) sulle abitazioni principali. Prelievo sul quale è prevista una detrazione di 200 euro e che alla Camera è stata aumentata di 50 euro a figlio (fino a un massimo di 400 euro) convivente fino a 26 anni.
Sugli immobili sarà salato anche il conto che presenterà la rivalutazione dei valori catastali. Il Governo ha aggiornato linearmente i moltiplicatori per calcolare la base imponibile dei beni ai fini Imu. Così, ad esempio, per le abitazioni il moltiplicatore è passato da 100 a 160 e peserà ugualmente su tutte le case senza considerarne le differenze di valore, di classamento e di localizzazione. Un primo passo dettato dall’urgenza e che a breve sarà accompagnato dalla delega per la riforma degli estimi catastali, uno dei pilastri della fase due del Governo sul fisco.
Sul fronte delle maggiori tasse chieste ai contribuenti, gli automobilisti già dal 7 dicembre scorso stanno facendo i conti con l’aumento delle accise sulla benzina. Aumento che dovrà assicurare all’Erario, Iva inclusa, 5,9 miliardi di euro. A beneficiare del risorse aggiuntive saranno i governatori per sostenere il trasporto pubblico locale.
Il risultato più eclatante incassato dai professori sulla politica resta la riforma delle pensioni. Tra le principali novità va registrato il passaggio al regime contributivo per tutti i lavoratori. Alla politica va riconosciuto il merito di aver cercato una maggiore equità anche in questo delicato settore. Così ad esempio nel 2012 e nel 2013 l’adeguamento all’inflazione sarà garantito al 100% solo alle pensioni fino al triplo del minimo Inps. A pagare dazio all’equità saranno artigiani e commercianti che si vedranno aumentare gradualmente aliquote contributive fino ad arrivare al 24% nel 2018.
Sul fronte della crescita oltre alle misure citate sulla riduzione dell’Irap sul costo del lavoro e il taglio del cuneo fiscale per le donne e i giovani under 35 con contratto a tempo indeterminato, così come la capitalizzazione delle imprese con l’introduzione dell’Ace, il Governo ha puntato su infrastrutture e liberalizzazioni. Su quest’ultimo fronte, i professori si sono dovuti piegare almeno in parte alla politica che ha escluso dal processo di liberalizzazioni tassisti, farmacie. Capitoli rinviati alla cosiddetta fase 2 sulla crescita e su cui lo stesso Monti, ieri al Senato, ha già annunciato di aver avviato la macchina
Queste le principali misure della manovra:
– TORNA TASSA SU PRIMA CASA, DETRAZIONI FINO A 600 EURO Torna l’Ici-Imu sulla prima casa:0,4% con una detrazione sui primi 200 euro. 50 euro di sconto per ciascun figlio di eta’ non superiore a 26 anni sino a 400 euro. Prevista la rivalutazione delle rendite catastali al 60%.
– PENSIONI, SALE ETA’ MINIMA E ANZIANITA’. Si passa al sistema contributivo pro-rata.Dal 2012 l’eta’ minima per andare in pensione sara’ di 66 anni per gli uomini e di 62 per le donne. Dal 2018 anche le donne usciranno dal lavoro da 66 anni. Le pensioni di anzianita’ saranno possibili con 42 anni e 1 mese di contributi per gli uomini e 41 anni e 1 mese per le donne. Chi vorra’ uscire prima dovra’ pagare una penale. Abolita la finestra mobile e le quote di anzianita’. Incentivi per chi decidera’ di lavorare fino a 70 anni.
– STOP INDICIZZAZIONE, SALVI ASSEGNI FINO A 1.400 EURO Bloccata l’indicizzazione delle pensioni per i prossimi due anni. Salve le pensioni fino a tre volte il trattamento minimo Inps, circa 1.400 euro.
– CLASSE 52, IN PENSIONE CON 64 ANNI E 35 CONTRIBUTI Ai lavoratori dipendenti del settore privato con un’anzianita’ contributiva di almeno 35 anni entro il 31 dicembre 2012 e che avrebbero maturato i requisiti per la pensione entro il 31 dicembre 2012, sara’ consentito “in via eccezionale” di andare in pensione anticipata con non meno di 64 anni. – ASSEGNI ROSA. Potranno andare in pensione a 64 anni le donne che al 31 dicembre 2012 abbiano un’anzianita’ contributiva di almeno 20 anni e un’eta’ anagrafica di almeno 60 anni.
– SALVI LAVORATORI TERMINI IMERESE. Rientrano nella deroga alle nuove norme i lavoratori Fiat di Termini Imerese.
– PENALIZZAZIONE ‘ANTICIPATE’. Le pensioni d’anzianita’ contributiva maturate prima del primo gennaio 2012 subiranno una riduzione dell’1% per ogni anno di anticipo rispetto all’eta’ minima di 62 anni, del 2% per ogni anno di ulteriore anticipo rispetto a due anni.
– CONTRIBUTO SOLIDARIETA’ SU PENSIONI D’0RO. Passa dal 10 al 15% il contributo di solidarieta’ sulle pensioni d’oro. Il prelievo e’ fissato al 15% per la parte eccedente i 200.000 euro.
– STOP EQUO INDENNIZZO PER CAUSE SERVIZIO. Abolito l’equo indennizzo e la pensione privilegiata in caso di infortuni su lavoro. Escluso il personale del comparto sicurezza, difesa, soccorso pubblico e dei vigili del fuoco.
– AUMENTO IVA E ACCISE CARBURANTI. Dal 1 settembre 2012 ci sara’ un aumento del 2% sull’aliquota ordinaria del 21% e su quella agevolata del 10%, a copertura della clausola da attuare solo nel caso in cui sia necessario. Dal 7 dicembre e’ scattato l’aumento delle accise sui carburanti. – SALE L’ADDIZIONALE REGIONALE IRPEF. L’addizionale regionale Irpef minima salira’ dallo 0,9% all’1,23%. L’aumento coprira’ le spese sanitarie.
– REVISIONE ISEE. Il numero dei componenti della famiglia e il loro stato patrimoniale peseranno di piu’ nel calcolo dell’Isee per la concessione di agevolazioni fiscali e benefici assistenziali. Rafforzati anche i controlli sull’Isee.
– TAGLI A ENTI LOCALI. Nuovi tagli ai comuni per 1,45 miliardi l’anno e alle province per 415 milioni. Le regioni a statuto speciale e le province autonome contribuiranno con 920 milioni di minori trasferimenti.
– PROVINCE. Gli organi in carica delle province decadranno a scadenza naturale. Per le province che sarebbero dovute andare al voto il prossimo saranno saranno nominati commissari ad acta.
– DISMISSIONI. Ridefinite le norme per la dismissione dei terreni agricoli di proprieta’ dello Stato o di Enti territoriali.
– BOLLO CONTI CORRENTI E CONTI TITOLI. Si estende ai conti titoli, alle polizze vita e ai fondi mobiliari. Esentati dall’imposta di bollo i conti correnti con una giacenza media annua non superiore a 5.000 euro. Sale a 100 euro il bollo per le societa’. I buoni fruttiferi postali saranno tassati dello 0,1% nel 2012 e dello 0,15% dal 2013.
– TASSA ANONIMATO SU CAPITALI SCUDATI. I capitali scudati saranno soggetti a un’imposta di bollo speciale annuale del 4 per mille. Per il 2012 l’aliquota sara’ del 10 per mille e per il 2013 del 13,5 per mille.
– IMPOSTA BOLLO SU IMMOBILI ALL’ESTERO. Arriva inoltre l’imposta di bollo dello 0,76% sul valore degli immobili situati all’estero da persone fisiche residenti in Italia. Imposta dell’1 per mille annuo per il 2011 e il 2012 e dell’1,5 per mille dal 2013 sul valore delle attivita’ finanziarie all’estero dei residenti in Italia.
– ARRIVA L’ACE. Viene introdotto il meccanismo denominato Ace, aiuto alla crescita economica.
– SGRAVI IRAP. Sara’ completamente deducibile l’Irap ai fini Ires e Irpef. Aumentano agevolazioni Irap per lavoratrici e under-35. Le imprese potranno dedurre il 10% dell’Irap versata sugli interessi passivi e oneri assimilati.
– RITORNA L’ICE. Ripristinato l’Istituto per il Commercio Estero.
– FONDO PMI. Viene rifinanziato il fondo di garanzia per le piccole e medie imprese per 400 milioni l’anno.
– BONUS RISTRUTTURAZIONI E ENERGIA. Possibile detrarre il 36% delle spese documentate fino a un massimo di 48.000 euro per immobile. Proroga degli incentivi per le ristrutturazioni e per il risparmio energetico: 55% sino a fine 2012, 36% dal 2013.
– DEFISCALIZZAZIONE INFRASTRUTTURE. La defiscalizzazione per finanziare le nuove infrastrutture e’ estesa al settore ferroviario e portuale.
– TRACCIABILITA’, A 1000 EURO SOGLIA CONTANTE. Scende a 1.000 euro la soglia massima per l’utilizzo del contante. Innalzato invece il imite da 500 a 1.000 euro per i pagamenti cash, comprese le pensioni, da parte della Pa. Previsti conti correnti o di pagamento a costo zero per le fasce socialmente svantaggiate. Tetto massimo dell’1,5% per le commissioni a carico dei commercianti sui pagamenti con carta di credito.
– STRETTA SU MASSIMO SCOPERTO. Arriva un tetto massimo dello 0,5% sulla remunerazione che spetta a banche e intermediari in caso di conti in ‘rosso. Le clausole che prevedono oneri diversi sono nulle.
– GARANZIA STATO SU PASSIVITA’ BANCHE. Il Tesoro puo’ concedere la garanzia dello Stato sulle passivita’ delle banche italiane con scadenza a tre mesi fino a cinque anni.
– LIBERALIZZAZIONI. Scatteranno dal 2012. Per i negozi deregulation degli orari di apertura non piu’ vincolati alle sole localita’ turistiche o alle citta’ d’arte. Piena applicazione per le edicole, mentre rimangono esclusi i taxi. Frenata per la liberalizzazione dei farmaci di fascia C: quelli per cui serve la ricetta potranno essere venduti solo nelle farmacie, cosi’ come quelli del sistema endocrino e quelli iniettabili.
– ORDINI PROFESSIONALI. Rallenta l’iter per l’eventuale abolizione degli Albi.
– EQUITALIA. Si avra’ tempo per pagare la rata inevasa al fisco sino alla scadenza della successiva. Possibilita’ di dilazione nel pagamento, una sola volta, sino a 72 mesi e se peggiora la situazione del contribuente. I beni dei debitori del fisco pignorati o ipotecati non saranno piu’ messi all’asta da Equitalia ma potranno essere venduti dai proprietari stessi.
– NIENTE MANETTE PER ERRORI INVOLONTARI FISCO. Resta reato mentire al fisco, salvo se l’errore non e’ intenzionale.
– AUMENTO ACCISE SUI CARBURANTI. Dal 7 dicembre e’ scattato l’aumento delle accise sui carburanti.
– TASSA LUSSO PIU’ LEGGERA, PIU’ CARO TABACCO SFUSO. La tassa sulle auto di lusso e le imbarcazioni diventa piu’ leggera e la copertura del mancato gettito sara’ garantita da un aumento dell’accisa sul tabacco sfuso.
– CANONE RAI. Obbligo per imprese e societa’ di indicare nella dichiarazione dei redditi il numero di abbonamento speciale a radio o tv.
– TAGLI STIPENDI PARLAMENTARI. Dietrofront sul decreto: saranno l’esecutivo e il Parlamento, ognuno per la sua competenza, ad assumere iniziative immediate per livellare gli stipendi dei parlamentari italiani a quelli europei.
– SCURE SULLE AUTHORITY. Ridotti i componenti delle Autorita’ amministrative indipendenti.
– TETTO STIPENDI MANAGER P.A CON DEROGHE. Sara’ usato come parametro massimo lo stipendio del primo presidente della Corte di Cassazione. Previste “deroghe motivate” per le posizioni apicali ma non per ministri e sottosegretari. Tetto massimo anche per i compensi dei manager delle societa’ non quotate controllate dal Tesoro. – CNEL. Il numero dei componenti scende a 64.
– DIVIETO CARICHE INCROCIATE BANCHE CONCORRENTI. Divieto di assumere analoghe cariche gestionali e di controllo in imprese concorrenti nel campo assicurativo e finanziario.
– EDITORIA. Sistema di contribuzione diretta finisce con gestione del 2013: dalla fine del 2014 saranno operativi nuovi criteri per assegnare le risorse. La voce ‘interventi di sostegno all’editoria e al pluralismo dell’informazione’ e’ stata inserita nell’elenco dei beneficiari del cosiddetto fondo Letta.
– MISSIONI DI PACE. Proroga finanziamenti per tutto il 2012 con 700 mln di euro aggiuntivi.
– RISORSE PER TPL. Rifinanziato il trasferimento alle regioni per il trasporto pubblico locale.
– PROTEZIONE CIVILE. 57 milioni nel 2012.
– FONDI PER ACCADEMIA LINCEI E CRUSCA. In arrivo fondi per 1,3 miliardi all’Accademia dei Lincei per il 2012 e 700 mila euro all’Accademia della Crusca.
– SCUOLE, MESSA IN SICUREZZA. Il governo dovra’ dare attuazione alle norme per l’adeguamento antisismico delle scuole.
– AUTHORITY TRASPORTI. Attribuite a una delle Authority esistenti le funzioni per il settore.
– PERMESSO DI SOGGIORNO. Consentita l’attivita’ lavorativa per gli stranieri anche in attesa di rilascio o di rinnovo del permesso di soggiorno.
23 dicembre 2011