Il premio alla carriera per il vicepresidente “italiano” del Costa Rica. Per chi dovesse trovare strano che una società scientifica di veterinari proponga un’onorificenza per un governante di uno stato estero, può valere la pena di spiegare chi è Alfio Piva. È stato rettore universitario e direttore generale dell’Istituto nazionale di biologia de paese centroamericano. Laureato in medicina veterinaria all’Università di Parma (1963), specialista in fisiologia animale all’Università di Milano e in inseminazione artificiale all’istituto Spallanzani di Milano (1970). Trentacinque anni di carriera accademica, fondatore e direttore della scuola di medicina universitaria, ha pubblicato più di trenta articoli per riviste scientifiche sia a livello nazionale che internazionale.
La sua famiglia è italiana, ma dal 2010 è primo vicepresidente della Repubblica di Costa Rica. Ecco chi è Alfio Piva, 71 anni, docente universitario, ambientalista in un paese in cui oltre il 27% del territorio è dichiarato parco naturale. Un paese che non ha forze armate, per una precisa scelta di opportunità politica ed economica: dal 1949 ha abolito l’esercito e nel 1983 ha dichiarato la sua posizione di neutralità. Il che ha permesso l’impiego delle risorse in altri settori, come i servizi, l’istruzione pubblica e la salvaguardia del patrimonio faunistico e floristico.
Nel 1914 il nonno di Piva era partito da Ostiglia (Mantova) alla volta del Costa Rica, con il figlioletto Alfio Piva Cugola, padre dell’attuale vicepresidente. In quel paese, a San Josè, il 9 gennaio 1940, è nato Alfio Piva Mesen.
Veterinario e studioso, quindi, figlio di emigranti, grazie al suo sforzo personale, è riuscito a superare barriere difficili come quando, con grandi sacrifici economici, è ritornato in Italia per studiare veterinaria a Parma e fisiologia animale a Milano. Laureato in tempi rapidissimi (non c’erano i soldi per “perdere tempo”, racconta lui), Piva quando parla della sua vita – i suoi studi rigorosamente italiani (anche se non mancano specializzazione successive in Francia e Spagna), le sue prime esperienze come veterinario in Costa Rica, la vita accademica – lo fa con una freschezza e una vivacità che affascinano. Molti riconoscimenti, una vita piena di soddisfazioni, una sfida nuova da vincere oggi. E un profondo legame con l’Italia. Continuo e sentito in tutti questi anni. Musica, cucina, paesaggio, ambiente, veterinaria…
Per chi, come tanti di noi, ha frequentato la stessa facoltà di Piva, magari solo qualche anno dopo, quell’esperienza comune è oggi motivo di fierezza. In questi ultimi anni, seguendo il suo impegno sui giornali e sul web, la vita di studioso e l’esperienza politica del nostro collega “centroamericano” sono state per noi, non lo nascondiamo, una soddisfazione. E ci hanno fatto piacere i riconoscimenti che gli sono stati tributati.
Ecco quindi la nostra “piccola” proposta: perché non assegnare ad Alfio Piva Mesen il premio Gino Bogoni alla carriera? Quale scelta migliore di un veterinario che, dopo aver studiato in gioventù a Parma e a Milano, non ha mai smesso di farlo per tutta la vita?
Facciamo questa proposta ora, a poche settimane dalla consegna del premio 2011, perché ci siano i tempi “tecnici” necessari per renderla praticabile e possibile.
Avere Alfio Piva in Italia con noi in quella occasione sarebbe davvero un onore.
Roberto Poggiani
Vicepresidente SIMeVeP