A seguito della riunione del Tavolo tecnico istituito dal Ministero della Salute per valutare i risultati delle ricerche svolte sul lago di Garda cui hanno partecipato le Regioni interessate e la Provincia di Trento, gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali della Lombardia ed Emilia Romagna, delle Venezie, dell’Abruzzo e del Molise e le ARPA competenti, il Sottosegretario alla Salute On. Francesca Martini dichiara: “La contaminazione delle anguille e dei sedimenti del lago di Garda è risultata diffusa e omogeneamente distribuita lungo tutto il perimetro del lago. I risultati fanno ipotizzare che la contaminazione sia riconducibile a specifiche miscele tecniche di policlorobifenili (PCB), composti chimici dannosi per l’uomo e per l’ambiente.
Tali miscele erano utilizzate, in passato, come fluidi dielettrici, lubrificanti ed in altre numerose applicazioni industriali.
La presenza di queste sostanze potrebbe derivare da contaminazioni pregresse al divieto di produzione introdotto a partire dagli anni ’70 e dall’inadeguato smaltimento di dispositivi che le contenevano. E’ necessario continuare il monitoraggio della fauna ittica e dei sedimenti del lago per verificare il grado di contaminazione e l’andamento nel tempo dei livelli di PCB. Questo ci consentirà di adottare misure costantemente adeguate di salvaguardia per la protezione dell’ambiente e della salute pubblica”.
Aggiunge inoltre: “L’eccellente modello di studio sperimentato sul lago di Garda potrà trovare un utile applicazione per ulteriori ed eventuali indagini conoscitive sul grado di contaminazione delle acque della fauna ittica a livello nazionale. Le anguille si sono evidenziate come indicatori ambientali per questo genere di sostanze ed in grado quindi di fornire informazioni sullo stato di salute dell’ambiente.
Desidero ringraziare per l’impegno nello svolgimento di tali indagini le Regioni Veneto, Lombardia e la Provincia autonoma di Trento, gli Istituti Zooprofilattici coinvolti, le ARPA competenti per territorio ed il Centro di referenza per le diossine presso gli IZS di Teramo.”
Conclude infine: “Il mantenimento dei divieti fissati con l’Ordinanza ministeriale di commercializzazione delle anguille pescate nel Lago di Garda da me firmata lo scorso mese di maggio ed i conseguenti divieti precauzionali di pesca adottati dalle Autorità locali si sono confermati come misure necessarie a tutela dei consumatori e che potranno essere riviste alla luce dei monitoraggi che proseguiranno. A salvaguardia delle economie locali legate alla pesca sul Lago di Garda sottolineo ancora una volta che tutte le altre specie ittiche del lago sono assolutamente esenti da qualsiasi minima contaminazione.
I dati specifici saranno inoltre tempestivamente resi disponibili al termine del lavoro di elaborazione e valutazione da parte degli esperti facenti parte del Tavolo di lavoro.”
Ministero della Salute – 14 ottobre