Ultima puntata alla Camera e la manovra è legge. Quale è l’impatto della norma sui dipendenti pubblici, categoria nell’occhio del ciclone, tanto che anche la Uil avrebbe dissotterrato l’ascia dello sciopero se il governo avesse tirato dritto sul mancato computo degli anni di laurea e del servizio militare già riscattati ai fini previdenziali e sulla messa in mora delle tredicesime. Misure bollate come «inaccettabili». Comparse la sera e sparite il mattino dopo. Entrano invece misure spot tipo i voli low cost per parlamentari, amministratori e dipendenti pubblici che d’ora in poi dovranno utilizzare la classe economica per i voli «di servizio». Ecco quello che resta.
Tfr congelato I dipendenti pubblici che optano per il pensionamento anticipato dovranno attendere due anni (invece dei sei mesi attuali) per avere il Trattamento di fine rapporto. La misura dovrebbe riguardare nel 2012 poco meno di 20 mila lavoratori. Con risparmi pari a 33o milioni nel 2012 e a 1,065 miliardi nel 2013. Sparisce, invece, la norma che prevedeva il congelamento della tredicesima in caso di sforamento degli obiettivi di budget ma ci sarà un taglio del 3o% dei bonus dei dirigenti responsabili delle pubbliche amministrazioni.
Contributo di solidarietà Al posto del contributo sui redditi, è stato ripristinato il prelievo sugli stipendi dei dipendenti pubblici e il contributo sulle pensioni d’oro: un taglio del 5% sulle retribuzioni sopra i 90 mila euro e del 1o% sulla parte eccedente i 15o mila. Anche per le pensioni oltre 90 mila euro l’anno scatta il taglio del 5%. Un super prelievo che riguarda 1’8,5% del personale con un risparmio previsto di circa 25 milioni. La stretta ai dipendenti della pubblica amministrazione, inoltre, prevede che le indennità corrisposte ai responsabili degli uffici di diretta collaborazione dei ministri siano ridotte del io%. Il contributo di solidarietà chiesto ai soli dipendenti pubblici ha causato una levata di scudi tanto che 1Tdv ha presentato una pregiudiziale di costituzionalità sull’intera manovra, riferendosi in modo particolare a questa norma.
La mobilità obbligatoria I dipendenti pubblici potranno essere trasferiti più facilmente. L’art.1 comma 39 della manovra rafforza i poteri della dirigenza nel caso di trasferimenti legati a esigenze organizzative, tecniche e produttive dell’Amministrazione. Qualsiasi dipendente pubblico può, sulla base di una sola informativa data alle organizzazioni sindacali, essere trasferito in un’altra sede all’interno della stessa Regione — in ambito nazionale per quanto riguarda i lavoratori del ministero degli Interni — sulla base delle necessità dei singoli enti, necessità legate anche al raggiungimento delle performance imposto dal decreto Brunetta. Un modo anche per tamponare le carenze negli organici già evidenti in seguito al continuo taglio del personale e al blocco del turn over. Una serie di disposizioni infatti è diretta a limitare le assunzioni.
Retribuzioni Per gli anni 2011-2013 le retribuzioni complessive dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche non possono superare il trattamento goduto nel 2010. In pratica ciò avviene con la sospensione delle procedure contrattuali relative al triennio 2010-2012, facendo salva la sola indennità di vacanza contrattuale (il cui importo è peraltro congelato al livello del luglio 201o) e con il blocco degli scatti di anzianità per il personale «in regime di diritto pubblico» e per quello della scuola. Per la magistratura ordinaria, amministrativa, contabile e militare e per gli avvocati e procuratori dello stato si tratta solo di un differimento: gli aumenti maturati nel triennio saranno recuperati nel 2014. Senza recupero è il blocco degli automatismi disposto per il personale della scuola, con un risparmio netto di quasi 500 milioni nel 2013.
Corriere.it – 15 settembre 2011