La manovra taglia il traguardo finale (guarda le novità in pillole). Mentre davanti a Montecitorio sale la tensione con proteste e contestazioni: i manifestanti lanciano fumogeni e petardi contro la polizia costringendo le forze dell’ordine a intervenire per riportare la calma. Dentro, intanto, dopo il via libera alla fiducia arrivato nel primo pomeriggio con 316 voti favorevoli e 302 contrari, giunge in serata anche l’ok definitivo al provvedimento con 314 sì e 300 no. Nessun colpo di scena, quindi, per l’iter parlamentare del decreto di ferragosto. Che era cominciato con le dichiarazioni di voto contrassegnate dalla contestazione al Carroccio e con il presidente della Camera, Gianfranco Fini, costretto a intervenire per riportare la calma.
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Ecco la cronaca della giornata.
Ore 21,30. Dichiarata urgenza per riforme costituzionali
Il Cdm ha dichiarato l’urgenza per poter trasmettere alle Camere il testo di riforma costituzionale approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 18 luglio. Lo rende noto il ministro per la Semplificazione normativa Roberto Calderoli. La bozza Calderoli che prevede, tra l’altro, il dimezzamento dei parlamentari e la nascita del Senato federale, sarà perciò inviata con urgenza a Camera e Senato per avviare l’iter legislativo.
Ore 20,09. Via libera definitivo della Camera alla manovra
Via libera definitivo dell’Aula di Montecitorio al decreto di correzione dei conti con 314 voti favorevoli e 300 contrari. Come già al Senato, il Governo ha posto la questione di fiducia, votata dall’Aula di Montecitorio nel primo pomeriggio. Il provvedimento assicurerà il raggiungimento del pareggio di bilancio nel 2013.
Ore 20,04. Bonanni: confortante unità di intenti su accordo 28 giugno
«È confortante l’unità di intenti di una larghissima parte del Parlamento nel richiamare l’obiettivo di fortificare l’accordo del 28 giugno, naturalmente con la condivisione delle parti sociali». Lo afferma il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, dopo il via libera della Camera a un Odg che impegna il governo a rivedere l’articolo 8 della manovra.
Ore 19,57. Colloquio Maroni-Tremonti alla Camera
Colloquio alla Camera tra il ministro degli Interni , Roberto Maroni, e quello dell’Economia, Giulio Tremonti. L’esponente leghista e quello pidiellino hanno discusso per diversi minuti in Transatlantico mentre in Aula sono in corso le dichiarazioni di voto sulla manovra.
Ore 19,56. Traffico in tilt in centro a Roma
Gli effetti della manifestazione contro la manovra indetta dall’Usb cominciano a farsi sentire al centro della capitale, dove il traffico è in tilt. Quando i manifestanti, da piazza Montecitorio, hanno deciso di spostarsi verso il Colosseo, i vigili urbani hanno bloccato l’accesso a via dei Fori Imperiali e, per il momento anche su via del Teatro Marcello, dove ad aggravare la situazione ci sono dei lavori in corso. Il traffico viene deviato sul Lungotevere.
Ore 19,55. Angeletti: opportuno Odg su revisione articolo 8
«L’ordine del giorno bipartisan per la revisione dell’articolo 8 della manovra va benissimo». Lo sottolinea il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, spiegando che «si tratta di una decisione opportuna e condivisa». «Su quella materia, infatti – spiega il leader della Uil – le parti sociali non erano state messe nella condizione di poter intervenire».
Ore 19,53. Berlusconi arrivato alla Camera per il voto finale
Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, è arrivato alla Camera dove si terrà il voto finale sulla manovra. Subito dopo si terrà un Consiglio dei ministri, nella sale del governo a Montecitorio.
Ore 19,50. Franceschini: da Berlusconi campionario di sciocchezze
A differenza di altri capi di Stato e di governo «Berlusconi dal primo giorno ha scelto la linea assurda e colpevole di negare la crisi». Lo dice il capogruppo del Pd, Dario Franceschini, nelle dichiarazioni di voto sulla manovra. «C’è un campionario di sciocchezze di berlusconi che nega la crisi».
Ore 19,43. Lega: manovra migliorata, sinistra non fa bene al Paese
La manovra «è notevolmente migliorata», l’Europa «non ne chiede un’altra ed è falso, dannoso e deleterio che la sinistra batta su questo tasto. Così non fate bene del Paese». Lo ha detto in Aula alla Camera Massimo Bitonci, annunciando il voto favorevole della Lega. «Sì per responsabilità verso l’Ue e il pareggio bilancio chiesto, per rispetto dei lavoratori le cui pensioni non sono toccate».
Ore 19,42. Manifestanti in corteo verso il Colosseo
I manifestanti che oggi pomeriggio hanno protestato in piazza Montecitorio, dopo essere stati allontanati dalla forze dell’ordine, si stanno dirigendo in un corteo spontaneo verso il Colosseo. Alla manifestazione improvvisata, e sempre contro la manovra del governo Berlusconi, stanno prendendo parte alcune centinaia di persone. Via dei Fori Imperiali è al momento chiusa al traffico mentre un elicottero della polizia sta sorvolando l’area dell’Anfiteatro Flavio.
Ore 19,40. Sacconi: modifica articolo 8? Se c’è accordo parti sociali
L’articolo 8 sarà modificato «quando le parti sociali saranno tutte d’accordo». Così il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, ha commentato il voto dell’ordine del giorno che impegna il governo a modificare l’articolo 8 della manovra.
Ilsole24ore.com – 14 settembre 2011
Manovra, passa la fiducia alla Camera. Poi il voto finale: i sì sono 314, i no 300
Approvazione finale del provvedimento. Marcegaglia: «Solo tasse». Contestazioni anche all’interno del palazzo
La manovra correttiva dei conti pubblici è passata. Dopo il voto di fiducia nell’aula della Camera – dove i sì sono stati 316 e i no 302 -, il provvedimento è stato votato in via definitiva attorno alle 20.10, con il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, arrivato in Aula per assistere all’approvazione finale a pochi minuti dagli scontri tra polizia e manifestanti, avvenuti nel piazzale davanti a Montecitorio. Il testo complessivo ha ottenuto il via libera con 314 sì e 300 no. Ora dovrà essere firmato dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per poi essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e diventare dunque legge.
L’INCONTRO AL QUIRINALE – In giornata Berlusconi si era recato in visita da Napolitano, accompagnato dal sottosegretario Gianni Letta. L’incontro, a quanto si è appreso, è servito per un confronto con il Quirinale sulla manovra stessa e sui ripetuti attacchi ai Btp che martedì hanno stabilito il record negativo a 405 punti del differenziale di rendimento e dunque di rischio con i tedeschi Bund a 405 punti. Lo «spread» si è poi solo leggermente ridotto a quota 390.
«CONSOLIDARE L’EURO» – Napolitano, dal canto suo, si è detto preoccupato anche per le sorti della moneta unica. «Il consolidamento dell’euro è una priorità essenziale per l’Europa ma costituisce anche un interesse vitale per l’economia mondiale»: ha scritto il presidente della Repubblica in occasione della riunione romana del «Forum Eu-Us Legal Economic Affairs», sottolineando che «il rafforzamento della moneta unica è inseparabile dallo sviluppo di una più stretta integrazione anche politica europea»
IL MINISTRO TEDESCO A ROMA – I riflettori dell’Europa restano puntati intanto sul nostro Paese. La crisi e i rapporti tra Italia e Germania sono stati al centro della visita a Roma del vice cancelliere tedesco, Philipp Roesler che ha incontrato separatamente i ministri dell’Economia e dello Sviluppo economico, Giulio Tremonti e Paolo Romani e poi il governatore di Bankitalia, Mario Draghi. «L’attacco dei mercati contro l’Italia lo percepiamo come un attacco a tutta la zona euro», ha detto Roesler, nel corso di una conferenza stampa al ministero dello Sviluppo, aggiungendo che la manovra «è un passo corretto verso la stabilità di tutta l’Europa». L’esponente del governo di Berlino ha sottolineato in particolare l’impegno sul pareggio di bilancio»
«DICIAMO NO AGLI EUROBOND» – Roesler ha ribadito invece la contrarietà di Angela Merkel e della Germania all’ipotesi di emissione di eurobond, un’opzione da tempo auspicata da Giulio Tremonti. «Dico espressamente no e questo è il parere del governo tedesco» ha tagliato corto Roesler richiesto di un commento sulle parole possibiliste di Barroso. Il presidente della Ue aveva affermato in mattinata che «la Commissione presenterà le sue opzioni per l’introduzione degli eurobond ma non si tratta di una panacea o della soluzione dei nostri problemi». Barroso ha anche confermato che la Ue «proporrà l’introduzione della tassa sulle transazioni finanziarie», la cosiddetta Tobin Tax.
«L’ ITALIA PAGA LA CADUTA DI CREDIBILITA’» – Resta viva la preoccupazione di Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria per la quale il Paese è di fronte «a una caduta di credibilità». La manovra «è solo tasse, non contiene misure per la crescita e non risolve i problemi del Paese». Sui temi della crescita è atteso per giovedì mattina, al ministero dell’Economia, un primo incontro dei vertici di Confindustria e dell’Abi con il ministro Giulio Tremonti
BLITZ DI «SE NON ORA QUANDO» – Non c’è stata solo la protesta all’esterno di Montecitorio, nel giorno dell’approvazione finale il comitato promotore del movimento delle donne «Se non ora quando» è riuscito a mettere a segno un blitz all’interno del palazzo. Due ex parlamentari, Titti Di Savio e Francesca Izzo, che al Transatlatico hanno accesso di diritto in quanto già deputate, insieme a Sara Ventroni, sono riuscite a distribuire volantini dal titolo «No, non ci stiamo» prime di essere bloccate dai commessi. Le scelte del governo – hanno spiegato – sono dannose per le donne e famiglie.
PROTESTE ANTI-LEGA IN AULA – Una mini-sospensione della seduta si è poi resa necessaria quando è dalla tribuna riservata al pubblico è stato esposto lo striscione «Basta Lega, basta Roma, basta tasse». La protesta è stata attuata proprio nel corso della dichiarazione di voto del capogruppo leghista alla Camera, Marco Reguzzoni. Tra i promotori dell’iniziativa un ex lumbard, Francesco Formenti.
LOTTA ALL’EVASIONE, VOLANO GLI INCASSI- Nel frattempo sono usciti anche i dati del dipartimento delle Finanze sulla lotta all’evasione fiscale nel periodo gennaio-luglio 2011, da cui emerge che le entrate ammontano a 4 miliardi di euro. «Il gettito derivante dai ruoli si è attestato a 4.046 milioni di euro, +1.167 milioni rispetto al 2010, pari a una maggiorazione del 40,5%» si legge nel bollettino. Le entrate sono così suddivise: 2,555 miliardi dalle imposte dirette (+638 milioni, pari a +36,5%) e 1,491 miliardi (+484 milioni, pari a +48,1%) da quelle indirette. Complessivamente i risultati del gettito dei primi sette mesi del 2011, con un tasso di variazione positivo dell’1,3%
MA PER IL DEBITO E’ RECORD – La Banca d’Italia ha invece diffuso i dati sul debito pubblico italiano: a luglio è salito al nuovo record di 1.911,807 miliardi di euro, oltre 10 miliardi in più rispetto a giugno quando per la prima volta ha superato la barriera dei 1.900 miliardi.
Corriere.it – 14 settembre 2011