Via libera in commissione Bilancio della Camera al decreto legge della manovra di Ferragosto senza modifiche rispetto al testo del Senato La Commissione ha respinto tutte le proposte di modifica, comprese quelle dell’opposizione di soppressione dell’articolo 8 e ha approvato il mandato al relatore, Remigio Ceroni (Pdl). A questo punto il provvedimento è passato all’esame dell’Aula con l’obiettivo di una rapida chiusura. La maggioranza punta infatti ad accelerare il percorso, come confermato anche dal ministro della Semplificazione, Roberto Calderoli. «È ragionevole pensare che ci sia un voto di fiducia mercoledì alla Camera ed entro giovedì quello finale».
Calderoli: è la più sostenibile
L’esponente leghista ha spiegato di ritenere che modifiche alla manovra «non se ne possano più fare, a questo punto. Il testo è quello uscito dal Senato», ha detto ancora, ricordando che «ha avuto una valutazione positiva della Ue, che è quello che conta». Calderoli ha ammesso che «una manovra da 54 miliardi è pesante, non si può farla piacere a nessuno», ma ha tuttavia sottolineato come fosse «la più sostenibile» e «indispensabile farla perchè, comunque, il momento è di assoluta difficoltà e qualcosa si doveva fare per superarlo».
Berlusconi sicuro: ok a manovra entro mercoledì
Anche il premier Silvio Berlusconi, nel corso di un colloquio con il direttore di Libero, Maurizio Belpietro, su Canale 5, aveva ribadito stamane la volontà di procedere speditamente all’approvazione del provvedimento. «Verrà varata con il voto della Camera questa settimana, probabilmente entro mercoledì». E questa versione, aveva sottolineato il presidente del Consiglio, «è la manovra giusta, addirittura con mezzi in più perché abbiamo introdotto l’Iva e, quindi, con saldi sicuri».
Acque agitate nel Pdl. Formigoni: Regioni riconsegneranno i contratti sul Tpl
Ma in casa del Pdl la situazione resta incandescente, soprattutto dalle parti di governatori e sindaci. Oggi, infatti, il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, è tornato a esprimere tutta la sua contrarietà per una manovra giudicata assai iniqua per gli enti locali. «La manovra ha praticamente azzerato i trasferimenti dello Stato alle Regioni per il trasporto pubblico locale e altri servizi, quindi noi vogliamo, e lo faremo probabilmente giovedì, consegnare allo Stato i contratti pluriennali che abbiamo firmato». È scomparso, ha chiarito ancora il governatore, «un miliardo e mezzo di euro e purtroppo per far funzionare i treni ci vogliono i soldi. Noi vogliamo, assieme al governo, trovare questi fondi, la nostra non è un’iniziativa polemica ma un richiamo forte al fatto che un miliardo e mezzo per il trasporto pubblico locale va trovato».
Alemanno: impegnati a difendere i servizi
Anche il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha poi ribadito le sue critiche dopo la mobilitazione promossa nei giorni scorsi dall’Anci. «Come sindaci siamo impegnati in tutta Italia a difendere i servizi pubblici, sociali ed educativi: dobbiamo farlo di fronte a una manovra, oggettivamente difficile, chiedendo di attuare la logica naturale per cui chi ha di più deve dare di più, ma i servizi non possono essere tagliati». Alemanno ha quindi ricordato che «siamo scesi in piazza insieme a prescindere dal colore politico, perchè siamo in mobilitazione: il governo ci ascolterà e così sarà possibile garantire, non solo la sopravvivenza ma anche una forte spinta qualitativa ai servizi, indispensabile a far crescere la nostra comunità».
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ilsole24ore.com – 12 settembre 2011