Quarta versione della manovra. Il Governo ha rimesso ancora una volta mano al testo della manovra approvato domenica dalla commissione Bilancio del Senato e ha deciso l’introduzione di alcune novità concordate nel corso di un vertice di maggioranza a palazzo Grazioli con il premier Silvio Berlusconi, il ministro dell’Economia Giulio Tremonti e il ministro della Semplificazione Roberto Calderoli. Al termine della riunione un comunicato ufficiale del governo ha reso noto che nel maxiemendamento, che dovrebbe essere approvato entro mercoledì da palazzo Madama con voto di fiducia, saranno inserite queste tre novità di peso:
1) L’aumento di un punto dell’Iva dal 20 al 21%;
2) Un contributo di solidarietà del 3% sopra i 300mila euro;
3) L’anticipo dell’aumento dell’età di pensionamento delle donne nel settore privato già dal 2014;
Inoltre il consiglio dei ministri varerà un ddl costituzionale per:
4) Inserire in Costituzione l’obbligo al pareggio di bilancio;
5) Attribuire alle Regioni le competenze delle Province.
Il Consiglio dei ministri si è riunito oggi a palazzo Chigi per autorizzare il voto di fiducia sulla manovra economica. Una nota di Palazzo Chigi ha reso note anche le “correzioni” che sono state apportate alla manovra bis: «Il Governo intende porre la fiducia sul testo commissione della manovra, con le seguenti aggiunte: aumento di un punto iva, dal 20 al 21, con destinazione del maggior gettito a miglioramento dei saldi del bilancio pubblico; fino al pareggio di bilancio, contributo del 3% sopra i 300.000 euro; adeguamento delle pensioni delle donne nel settore privato a partire dal 2014», si legge nella nota di Palazzo Chigi.
Giovedì, inoltre, il Consiglio dei ministri approverá l’introduzione in Costituzione della «regola d’oro» sul pareggio di bilancio e l’attribuzione alle Regioni delle competenze delle Province.
Il voto finale di Palazzo Madama alla manovra è fissato per mercoledì. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo del Senato. «La conferenza dei capigruppo – ha detto Mauizio Gasparri – ha preso atto dell’intenzione del governo di porre la questione di fiducia. mi auguro che la conclusione dei lavori, con il voto finale, ci sia entro domani».
Ilsole24ore.com – 6 settembre 2011