Mentre si discute sul destino della super Irpef, due categorie di contribuenti hanno la certezza di pagare già nei prossimi giorni. Si tratta dei dipendenti pubblici e dei pensionati il cui reddito supera la soglia dei 90 mila euro. Per loro infatti il prelievo straordinario esisteva già prima che la manovra di Ferragosto lo estendesse a tutti per via fiscale. Mentre però i dirigenti dello Stato o di altre amministrazioni pubbliche avevano già dall’inizio dell’anno il taglio in busta paga, per i pensionati la novità scatta ora, nonostante la legge che, per loro la prevede sia formalmente abolita.
E il risultato un po’ paradossale della sovrapposizione dei due decreti legge, quello di luglio e quello di agosto: quest’ultimo destinato ad essere modificato nei prossimi giorni in Senato proprio sul punto del contributo di solidarietà. Il prelievo straordinario è stato infatti introdotto nella manovra di Ferragosto con l’obiettivo di chiedere ai contribuenti posizionati al di sopra dei 90 mila euro lo stesso sacrificio già imposto a dipendenti pubblici e pensionati, rispettivamente con la manovra della scorsa estate e con quella di luglio. Siccome per loro le norme parlavano di riduzione della retribuzione (o della pensione lorda) nella misura del 5 per cento e del 10 sopra i 150 mila euro, con un effetto netto ovviamente minore data la riduzione dell’imponibile Irpef, l’ultimo provvedimento del governo ha previsto che il contributo sia deducibile dall’imposta sul reddito, in modo da ottenere lo stesso risultato. Con il prelievo in versione fiscale ci sarebbe però un aggravio dovuto al fatto che questo viene calcolato sul reddito complessivo, cioè anche su quello che si aggiunge a stipendio a pensione.
In ogni caso, per evitare un doppio salasso l’ultimo decreto cancellava i prelievi su statali e pensionati, facendoli confluire in quello generale. Ma la novità è arrivata pochi giorni dopo la circolare dell’Inps che – applicando correttamente il precedente provvedimento – disponeva il taglio della rata in pagamento all’inizio del prossimo mese, relativamente ad agosto e a settembre. Ora è in preparazione una nuova circolare che però potrà avere effetto solo sulle rate successivi, ovviamente con i dovuti conguagli. Resta da capire quale sarà l’assetto finale del prelievo: ad esempio se sarà prevista una gradualità collegata alla situazione familiare, se ne dovrà tenere conto anche per pensionati e dipendenti pubblici.
Il Messaggero – 25 agosto 2011