Saranno 21 sigle sindacali dei dirigenti sanitari, veterinari e amministrativi del Ssn, medici di medicina generale, specialisti ambulatoriali, pediatri di libera scelta e camici bianchi dell’ospedalità privata che si incontreranno a Roma, in difesa della sanità pubblica. All’incontro parteciperà il ministero della Salute Ferruccio Fazio, il presidente della Fnomceo Amedeo Bianco, il coordinatore nazionale del Tdm Francesca Moccia e rappresentanti delle Regioni e dei partiti. Una kermesse organizzata per confrontarsi sulle misure adottate dal Governo che colpiscono duramente la sanità e formulare proposte per tutelare le categorie del Ssn che pagano uno dei prezzi più alti in termini economici e di condizioni di lavoro.
Insorge il mondo sindacale della sanità, dal pubblico al convenzionato al privato. Ben ventuno sigle – Anaao Assomed, Cimo-Asmd, Aaroi-Emac, Fp Cgil Medici, Fvm, Fassid, Cisl medici, Fesmed, Anpo-Ascoti-Fials medici, Uil Fpl Federazione medici, Sds Snabi, Aupi, Sinafo, Fedir sanità, Sidirss, Fimmg, Snami, Sumai, Smi, Intesa sindacale, Fimp e Cimop – hanno convocato per questa mattina a Roma, a partire dalle 9 e 30, al Cinema Capranichetta in piazza Montecitorio, gli Stati generali della Sanità.
Le organizzazioni auspicano che si possano trovare soluzione alle criticità denunciate:
definanziamento del servizio sanitario e taglio dei servizi sociali che chiamerà i cittadini a pagare di tasca propria la tutela della propria salute;
blocco della contrattazione collettiva nazionale e delle convenzioni fino al 2014, con una perdita del potere d’acquisto del 20%;
blocco del turn over con la deroga solo per i direttori di struttura complessa per le regioni sottoposte ai piani di rientro;
blocco della rivalutazione economica delle pensioni che colpirà tutta la dirigenza;
mantenimento del tetto economico alle assunzioni senza deroghe per le aree più critiche;
blocco delle risorse per la contrattazione accessoria, che pure non pesca nel bilancio dello Stato; penalizzazioni per i medici di medicina generale che vengono colpiti due volte, sia nella parte che riguarda i loro compensi professionali che in quella che riguarda i fattori produttivi (studio, attrezzature e personale) che, con rimborsi fermi al 2009 e con spese in crescita, mettono quotidianamente a disposizione dei cittadini.
Quotidianosanita.it – 21 luglio 2011