E’ pubblicato in Gazzetta Uffciale n. 110 del 13 maggio 2011 il decreto legge 13 maggio 2011, n. 70 «Semestre Europeo – Prime disposizioni urgenti per l’economia», il cosiddetto “decreto sviluppo”. Per la sanità il decreto prevede che le aziende sanitarie si attrezzino nel giro di 6 mesi per consentire ai cittadini di pagare on line le prestazioni sanitarie (i ticket in particolare), ma anche per abbandonare la carta inviando, ai pazienti che lo desiderano, i referti e i risultati degli esami via web. Per «accelerare il processo di automazione amministrativa e migliorare i servizi per i cittadini, riducendone i costi le aziende sanitarie del Servizio sanitario nazionale adottano procedure telematiche».
Questo sia per il pagamento on-line delle prestazioni erogate che per la consegna via web, posta elettronica certificata, o altre modalità digitali dei referti medici.
«Resta in ogni caso salvo – chiarisce il decreto – il diritto dell’interessato di ottenere, anche a domicilio, copia cartacea del referto redatto in forma elettronica». Sarà un Dpcm, da emanare entro 90 giorni, a chiarire le modalità per la digitalizzazione di pagamenti e referti. Dall’entrata in vigore di quest’ultimo decreto le Asl avranno a disposizione 90 giorni per mettersi in regola. Insomma nel giro di 180 giorni la macchina dovrebbe andare a regime.
Nel decreto sviluppo poi, per favorire la ricerca è istituito un credito di imposta per gli anni 2011 e 2012, integralmente deducibile dall’imponibile, per quelle imprese che investono in R&S, come a esempio le farmaceutiche. Lo sconto arriva addirittura al 90% d’investimento se la ricerca viene commissionata a università ed enti pubblici.
Infine tessera sanitaria e carta d’identità elettronica saranno accorpate in un unico documento.
IL TESTO PUBBLICATO IN «GAZZETTA UFFICIALE»
Sanita.ilsole24ore.com – 14 maggio 2011