Licenziamenti, o demansionamenti, più vicini per i dipendenti pubblici dei quali sia accertata l’inidoneità psicofisica permanente e assoluta. Lo prevede lo schema di regolamento approvato oggi dal Consiglio dei ministri, su proposta del ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, che, si legge nel comunicato finale, interviene a tutela dell’efficienza e del buon andamento della pubblica amministrazione, consentendole di procedere alla risoluzione del rapporto di lavoro dei dipendenti di cui è stata accertata l’inidoneità psicofisica permanente e assoluta, oppure al demansionamento nel caso di accertata inidoneità psicofisica permanente e relativa.
Prima di far scattare il licenziamento di un dipendente di cui è stata accertata l’inidoneità psicofisica, le pubbliche amministrazioni potranno disporne la «sospensione cautelare» per due mesi. È quersta la principale novità contenuta nello schema di regolamento approvato. Il testo, che razionalizza norme già esistenti, ridefinisce il percorso di azioni che le amministrazioni devono adottare per arrivare alla risoluzione del rapporto di lavoro oppure al demansionamento nel caso di accertata inidoneità psicofisica «relativa».
La posizione del dipendente sottoposto all’accertamento, continua il comunicato, viene comunque tutelata con la predisposizione di un procedimento di verifica dell’idoneità al servizio, con piena garanzia dei suoi diritti derivanti dal rapporto di lavoro; lo schema di regolamento verrà trasmesso al Consiglio di Stato per il parere.
testo rielaborato da AgenParl – 7 aprile 2011 – © Riproduzione riservata