«Grazie al contenimento della spesa messo in atto dalla Regione Veneto, a febbraio 2011, restano da coprire 72 milioni e 564mila euro di debito accumulato dalle 24 aziende sanitarie e ospedaliere nel 2010, esclusi ammortamenti. Fino al 2009 tutti i deficit precedentemente accumulati erano stati coperti dalla Regione grazie a risorse proprie e nazionali». Lo afferma in una nota il presidente della commissione errori e disavanzi del Ssn Leoluca Orlando in merito all’audizione dell’assessore alla Sanità della Regione Veneto, Luca Coletto, che si è tenuta questo pomeriggio a Montecitorio. «La Regione Veneto vanta una buona sanità, ma in questa situazione, in base alla normativa vigente, sembra inevitabile il commissariamento» ha commentato Orlando al termine della seduta
«Va però considerato – ha aggiunto – che a gravare sulla situazione deficitaria contribuiscono i 103 milioni di Extra-Lea. Il Veneto è, infatti, regione guida per integrazione sociosanitaria e la parte sociale viene caricata sulla spesa sanitaria, senza la quale saremmo di fronte a un attivo di circa 30 milioni di euro».
«Occorre maggiore responsabilizzazione nella condotta gestionale da parte delle singole aziende sanitarie – ha continuato Orlando – così come ha ricordato puntualmente la Corte dei Conti». E sulle misure introdotte dall’attuale governo regionale, che vanno in questa direzione, il presidente Orlando ha ricordato l’impossibilità, da parte di ogni azienda sanitaria, «di iscrivere a credito la perdita sofferta nell’esercizio. Oltre a questo, si è deciso il blocco degli investimenti, eccetto quelli in cui non ci sia specifica autorizzazione regionale ed effettive risorse di cassa. Tutto questo – ha aggiunto – per quanto difficile da gestire in una fase di transizione, va nella direzione della responsabilizzare delle aziende come enti di gestione, riservando alla regione soltanto il compito di indirizzo e programmazione».
All’incontro, durato oltre due ore, che, per richiesta dello stesso Coletto, è stato secretato, erano presenti anche Domenico Mantoan, segretario regionale per la Sanità, Carlo Matterazzo, responsabile dell’unità di progetto programmazione risorse finanziarie servizio sanitario regionale e Andrea Tramarin, dirigente coordinamento della commissione salute. Durante l’incontro sono intervenuti il vicepresidente della commissione Massimo Polledri, gli onorevoli Fucci, Barani e Lo Moro.
«Il Veneto da sempre garantisce standard elevati di qualità del servizio offerto e mobilità attiva, ovvero prestazioni a favore di cittadini di altre regioni – ha detto Coletto a commento dell’audizione – appare però evidente che il sistema non è più compatibile con i fondi messi a disposizione. È in itinere il nuovo piano socio-sanitario finalizzato a ristrutturare il sistema facendo in modo di alleggerire il tasso di ospedalizzazione. L’orientamento – ha concluso – resta quello di evitare l’aumento dell’addizionale Irpef».
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2 marzo 2011