Marco Callegaro, Mauro Gigli, Matteo Miotto, Massimo Ranzani. Sono i quattro ragazzi veneti che sono morti in Afghanistan solo negli ultimi sette mesi, dalla fine di luglio ad oggi. Ma sono tredici i soldati veneti che sono stati uccisi nelle ultime missioni di pace. Il tenente Massimo Ranzani, 37 anni che avrebbe compiuto il 24 marzo, è saltato in aria lunedì a qualche chilometro da Shindand. Era su un blindato Lince con quattro compagni che sono rimasti feriti. Tornavano da una missione medica in aiuto alla popolazione. Alpino di Santa Maria Maddalena (Rovigo) era alla sua terza missione all’estero ed era un veterano.
Aperto, generoso e in gamba, un ragazzone sempre pronto ad aiutare gli altri, dicono i commilitoni.
La sua salma torna a Roma oggi su un volo militare. Avrà i funerali di Stato domani a Santa Maria degli Angeli e venerdì al suo paese, in quel pezzo di Veneto che guarda il Po. Era uno dei nostri ragazzi, uno dei tanti che vanno da questa terra di soldati e caserme a rischiare la pelle. E’ giusto che lo facciano in queste condizioni? Con troppi punti di domanda per vederci dentro un vero perché.
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2 marzo 2011