Consentire la graduale convergenza di tutte le aziende del servizio sanitario regionale verso modelli organizzativi che rappresentino il meglio delle esperienze presenti sul territorio, con un occhio di riguardo al soddisfacimento dei bisogni della gente e al contemporaneo raggiungimento di migliori performance economiche. Il tutto collegato ad un quadro di riforme il cui cardine è il passaggio dei finanziamenti dal criterio della spesa storica a quello dei costi standard. E’ questo lo scenario che la Giunta regionale ha delineato approvando ieri, su proposta dell’assessore alla sanità Luca Coletto, gli obiettivi per gli anni 2011 e 2012 alle Ulss e aziende ospedaliere del Veneto. L’assessore ha sottolineato come il documento rappresenti un passo importante verso l’introduzione dei costi standard.
«E’ un documento di grande rilievo – ha sottolineato Coletto – per molti motivi. Viene compiuto un nuovo importante passo verso l’introduzione in Veneto dei costi standard; vengono valorizzate e prese come punto di riferimento le best practices già presenti in varie strutture territoriali, che non si vede perché non possano essere mutuate da tutti; si danno importanti indicazioni in materia di appropriatezza delle prestazioni sanitarie e dell’erogazione dei farmaci; si dà un forte impulso all’informatizzazione come elemento di semplificazione del rapporto con i cittadini e di contenimento dei costi; si rafforzano gli obiettivi nella sempre sensibile materia delle liste d’attesa. Mantenere il livello della qualità e contenere quello dei costi – ha aggiunto Coletto – non è facile, ma è possibile, ed è questo che la Regione chiede ai suoi manager sanitari, offrendo loro, come sempre, collaborazione e assistenza». La delibera approvata oggi indica complessivamente una trentina di obiettivi. Tra questi spiccano l’ottimizzazione del numero dei ricoveri, fissato ad una soglia non superiore a 140 per mille (attualmente è attorno al 155); la razionalizzazione dell’assistenza ospedaliera con un costo per residente pesato (per fascia d’età) tra 616 e 626 euro; la piena applicazione della delibera 600 sulle liste d’attesa con percentuali di rispetto dei tempi previsti tra l’80 ed il 100%; l’ottimizzazione del numero di prestazioni specialistiche (esclusa la diagnostica di laboratorio) fissato in una media di 4 per abitante; l’introduzione di un sistema di check up a pagamento per i cittadini che lo richiedano e lo desiderino; il consolidamento dei tassi legati agli screening di prevenzione fissati al 60% per quello citologico, al 65% per quello colonrettale, all’80% per quello mammografico; implementazione di un sistema di monitoraggio del rischio clinico rilevando gli eventi avversi (incident report) e analizzando gli eventi avversi o “quasi errori” per individuare le modalità per una loro riduzione. Grande rilievo viene dato all’informatizzazione dell’intero sistema. Vi si prevede la firma digitale per tutta una serie di analisi e referti con soglie tra l’85 ed il 95% per consentire ai cittadini e ai medici di famiglia di scaricarli direttamente dal proprio pc semplificando così al massimo il rapporto con le strutture sanitarie; la gestione telematica delle prescrizioni e prestazioni specialistiche e farmaceutiche (e-prescription) da raggiungere al 45% nel 2011 e al 90% nel 2012; l’informatizzazione delle liste d’attesa per gli interventi chirurgici applicando uno specifico software di tracciabilità dell’intero percorso documentale e amministrativo degli interventi programmati; l’adozione di un software unico regionale per la scelta e revoca del medico di famiglia e per la gestione delle esenzioni; la creazione di una rete finalizzata all’appropriatezza delle prescrizioni ed al monitoraggio dell’utilizzo dei farmaci innovativi e ad alto costo. Una sezione degli obiettivi è dedicata all’area amministrativa, con una particolare attenzione all’economicità degli acquisti ed allo sviluppo dell’utilizzo del mercato elettronico della pubblica amministrazione per gli acquisti sotto soglia europea. Per il sistema delle Aziende Ospedaliere, degli Irccs e dell’Istituto Oncologico Veneto (IOV) uno degli obiettivi principali è la riduzione della mobilità extraregionale (i veneti che si rivolgono a strutture di altre Regioni), indicata nel 10% per il 2011, fino al 20% nel 2012. Previsti anche la diminuzione dei ricoveri ordinari potenzialmente inappropriati nell’ottica del tasso di ospedalizzazione complessivo regionale del 140 per mille; ed un contributo alla diminuzione delle liste d’attesa con la messa a disposizione di agende delle prestazioni erogate, per branca specialistica e per ogni classe di priorità.
fonte: Regione Veneto
14 dicembre 2010