La Commissione agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo ostacola la strada alla carne coltivata. È stato infatti respinto in Commissione il testo dell’emendamento che avrebbe aperto le porte alla carne realizzata in provetta nell’Ue. Il riferimento è al paragrafo 19 della ‘Risoluzione su una strategia europea per promuovere le colture proteiche nel quale si puntava a una maggiore produzione di colture di proteine in Europa. “Non ci sono ancora studi sufficienti che dimostrino la sicurezza per i consumatori degli alimenti prodotti dalle cellule, non possiamo quindi permettere che venga introdotto un tale riferimento in un testo che riguarda la strategia europea sulle proteine”, spiega Salvatore De Meo (Fi gruppo Ppe), presidente della commissione Affari costituzionali e membro della Commissione agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo.
Grande plauso da parte del ministro del Mapaf, Francesco Lollobrigida, da sempre contrario alla produzione e alla commercializzazione in Italia. “Esprimo soddisfazione per la bocciatura. Siamo da sempre al fianco dei nostri agricoltori, anche con iniziative di supporto per incrementare le colture, ma questo non deve avvenire con la possibilità di realizzare alimenti in laboratorio. Auspico che questi tentativi, come quello scongiurato oggi, non vengano riproposti e sono convinto che, oramai, anche in Ue sia passato il messaggio che il cibo prodotto in vitro non solo potrebbe nascondere conseguenze negative per la salute dei cittadini ma distruggerebbe intere filiere senza alcun beneficio per l’ambiente”.
Alimentando