La Stampa. Comincia ad assumere le dimensioni di una vera ondata l’aumento dei contagi Covid in Italia e nel resto d’Europa, ma mentre da noi la campagna vaccinale partirà al rallenty a fine ottobre solo con ultraottantenni e ospiti delle Rsa, la Francia accelera, dando il via alle somministrazioni già dal 2, anziché dal 17 come inizialmente previsto per i più fragili, da immunizzare contemporaneamente anche con l’antinfluenzale. Il ministro della Salute francese, Aurélien Rousseau, ha deciso infatti di seguire il parere del Comitato di vigilanza e prevenzione dei rischi sanitari, che ha raccomandato «l’accesso al richiamo vaccinale appena possibile». Tutto il contrario di quel che accade in Italia, dove di fronte ai numeri in salita del Covid il ministro della Salute, Orazio Schillaci, getta acqua sul fuoco, dichiarando: «Non serve il terrorismo, la malattia è diversa da prima». Mentre il direttore scientifico della Società Malattie Infettive della “sua” Tor Vergata, Massimo Andreoni, replica: «C’è un incremento importante dei casi, tiriamo le mascherine fuori dal cassetto».
Che i timori degli infettivologi non siano infondati lo dicono del resto i numeri: +44,4% questa settimana che porta il numero complessivo delle infezioni a 30.777, quasi diecimila in più della precedente, circa 4mila casi al giorno. A fornire i dati aggiornati è il monitoraggio settimanale a cura dell’Iss, che indica un’incidenza settimanale dei casi ogni 100mila abitanti che da 31 sale a 44, mentre l’Rt, l’indice di contagio, sale leggermente da 1,12 a 1,20, sempre più oltre la soglia epidemica di uno, il che fa ipotizzare un ulteriore aumento della curva dei contagi nei prossimi giorni. In lieve aumento del 5% anche i morti, 99 nell’ultima settimana contro i 94 della precedente. Leggermente continuano ad aumentare anche i ricoveri. Il tasso di occupazione dei letti nei reparti di medicina dal 3 sale al 3,8%, con 2. 378 ricoverati Covid. Nelle terapie intensive l’aumento è dallo 0, 6 allo 0,9%. Le reinfezioni sono al 39%.
Riguardo le varianti il monitoraggio non segnala ancora in Italia la presenza di “Pirola”, la mutazione attenzionata da Oms e Ecdc europeo. Dominanti continuano ad essere le varianti del ceppo XXB, detto Gryphon. Di questa la XBB. 1.5, la Kraken, è al 13,9% mentre XBB. 1.9.2, detta Eris è al 43,5%.
I numeri dei contagi rappresentano però la punta di un iceberg, perché nonostante l’aumento del 22% dei tamponi eseguiti in farmacia, ambulatori e laboratori, larga parte degli italiani continua a fare ricorso ai test fai da te, senza che nulla venga rilevato. E chi si tampona oramai è quasi esclusivamente sintomatico, per cui il problema nelle prossime settimane ancor più che sanitario sarà sociale ed economico, con mezza Italia allettata e lontana da lavoro e scuol