La Rivista Horizon, che pubblica la ricerca e innovazione da parte della UE, comunica a che punto siamo con il progetto VACDIVA, che cerca da anni un vaccino per la peste suina africana. Il progetto viene svolto da esperti ed Istituti europei, africani e cinesi ed é iniziato nel 2019 con scadenza 2023, ma ha appena avuto una proroga fino a giugno 2024. Il vaccino sperimentale è stato testato in un centro di ricerca a Madrid.
La ricerca si basa sulla somministrazione di bocconcini di esca intrecciati con un vaccino sperimentale contro la PSA sviluppato con finanziamenti dell’UE. L’obiettivo è quello di immunizzare circa 300 cinghiali.
I cinghiali tenuti lì sono stati nutriti con il vaccino e si sono rivelati protetti contro la PSA.
In capo alla ricerca l’esperto José Manuel Sánchez-Vizcaíno, professore di salute animale all’Università Complutense di Madrid in Spagna. Il finanziamento europeo per la ricerca del vaccino monta oltre 9 milioni di euro di finanziamenti dell’UE. Ciò rappresenta circa il 90% del costo totale del progetto.
Il video prodotto dalla UE
Diffusione verso ovest: “Il problema più grande in Europa in questo momento sono i cinghiali infetti” dice il Professore José Manuel Sánchez-Vizcaíno. L’UE è il principale esportatore mondiale di carne suina e il secondo produttore, dopo la Cina. La speranza è che un vaccino sia ampiamente disponibile intorno alla fine del 2024 o nel 2025.
Gli scienziati sanno da tempo che solo un virus vivo potrebbe funzionare come vaccino contro la PSA. Quando negli anni ’60 in Spagna e Portogallo venne utilizzato un virus indebolito per vaccinare i suini, gli animali a volte si ammalarono gravemente.
fonte 3tre3