Passaggio di testimone ai vertici dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie. Giovanni Cattoli, 57 anni, medico veterinario, è il nuovo direttore sanitario e prende il posto di Gioia Capelli, in pensione da agosto. Al dottor Cattoli l’augurio di buon lavoro del Sivemp Veneto
Il dottor Cattoli è rientrato in Italia dopo otto anni trascorsi all’Agenzia Internazionale delle Nazioni Unite per l’Energia Atomica (IAEA) con sede a Vienna, dove ha diretto il Laboratorio di salute e produzioni animali della FAO e della IAEA. In precedenza era stato direttore della SCS5 Ricerca e innovazione dell’IZSVe, oltre ad aver ricoperto numerosi incarichi in network di ricerca internazionali.
“È un ritorno a casa per me, ho ritrovato vecchi colleghi ma anche molte facce nuove, idee innovative e capacità professionali di alto livello, segno che l’Istituto è cambiato, si è evoluto” – dichiara il nuovo Ds Giovanni Cattoli. “Certamente è uscito molto rafforzato dalle sfide poste dalle emergenze sanitarie degli ultimi anni, prime fra tutte la pandemia Covid19 e l’ondata di influenza aviaria, che ha colpito duro in tutta Europa e in Italia in particolare.”
Sposato, una figlia, Giovanni Cattoli si è laureato in medicina veterinaria a Bologna, dove ha anche conseguito il PhD in epidemiologia e controllo delle malattie zoonotiche. Dopo una parentesi di tre anni nei Paesi Bassi come ricercatore universitario, è approdato all’IZSVe nel 2000 al laboratorio di virologia, occupandosi fin da subito di influenza aviaria, ma allargando nel tempo i suoi interessi di ricerca anche ad altri settori come rabbia, influenza suina e malattie dei pesci, e partecipando a numerose missioni di cooperazione internazionale, soprattutto in Africa e in Asia.
“Ringrazio innanzitutto la dott.ssa Capelli che mi ha affiancato in questi primi tre anni del mio mandato – commenta la Dg Antonia Ricci –, portando una grande competenza scientifica, soprattutto nell’ambito One Health, assieme a doti di mediazione e di relazione che hanno contribuito ad accrescere in questi anni la capacità dell’Istituto sia di dare risposte al territorio che di interfacciarsi con prestigiosi enti di ricerca a livello nazionale e internazionale. Le auguro di godersi al meglio questa nuova fase della vita e di continuare comunque a rimanere vicina alla famiglia dell’IZSVe.”
“Nel dover pensare ad un nuovo Ds – continua Ricci – ho avuto la fortuna di poter continuare con una scelta di alto profilo, trovando la disponibilità del dott. Cattoli a rientrare in Italia in questo nuovo ruolo. Conosco Giovanni da molti anni e ho piena fiducia nelle sue qualità, sia scientifiche che personali. Conosce l’Istituto, ma ha anche arricchito la sua esperienza con un prestigioso incarico internazionale, e sono certa che lavoreremo bene assieme, in team con il Direttore Amministrativo dott. Romano, per sviluppare al meglio tutte le potenzialità che l’IZSVe può esprimere”.
Sono molti i dossier già sul tavolo del nuovo Ds: influenza aviaria, West Nile, peste suina africana, solo per citare alcune delle emergenze più vicine. “Sono fermamente convinto che oggi non si può pensare di affrontare e vincere le sfide sanitarie lavorando da soli – afferma Cattoli – dobbiamo creare sinergie, cooperare, avere una visione comune dei problemi e del modo di affrontarli. L’Istituto ha una forte connotazione territoriale ma anche una grande vocazione internazionale, il nostro obiettivo sarà di rendere le dimensioni locale e globale sempre più interconnesse, in modo dinamico e flessibile.”
“Desidero ringraziare la Direzione per questo prestigioso incarico e l’Istituto in generale per tutto quello che ho ricevuto negli anni trascorsi a Legnaro” conclude Cattoli. “Gli stimoli non mancano, questo è un bel posto dove lavorare e sono sicuro che sapremo fare bene insieme”.
Presso l’agenzia delle Nazioni Unite ha guidato un team di ricerca internazionale focalizzato sulla ricerca e sul trasferimento tecnologico applicati al controllo delle malattie transfrontaliere degli animali e delle zoonosi, nonché sulla genetica animale per il miglioramento delle produzioni zootecniche e la resistenza alle malattie. Ha inoltre coordinato la rete globale di laboratori veterinari in Africa e Asia (VETLAB Network) finalizzata alla cooperazione internazionale veterinaria, e iniziative atte a promuovere la ricerca internazionale sulle zoonosi. È autore e coautore di oltre 390 pubblicazioni scientifiche.
1 settembre 2023