Il Ministero della Salute ha disposto la proroga di dodici mesi fino al 25 agosto 2024, dell’ordinanza recante le “Norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati” redatta in data 12 luglio 2019.
Il provvedimento ministeriale è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana del 25 agosto 2023 .
Il fenomeno degli avvelenamenti è un problema di sanità e incolumità pubblica in quanto, oltre a rappresentare un rischio per gli animali domestici e selvatici, comprese le specie in via d’estinzione, costituisce un grave pericolo per l’ambiente e per l’uomo, in particolare per le categorie più a rischio quali i bambini.
Spesso la disseminazione incontrollata di esche e sostanze tossiche è utilizzata, soprattutto in alcune aree del Paese e in alcuni periodi dell’anno, come strumento doloso per uccidere animali vaganti.
Contrasto all’uso di esche e bocconi
Il Ministero della salute, fin dall’emanazione della prima ordinanza nel 2008, ha indicato un percorso per contrastare il fenomeno, definendo anche la tempistica di ciascuna azione.
L’ordinanza, prorogata e modificata negli anni, oltre a prevedere l’esplicito divieto di preparare e abbandonare esche e bocconi avvelenati o contenenti sostanze tossiche, individua, infatti, obblighi e compiti per tutti gli attori coinvolti (proprietario dell’animale deceduto, medici veterinari libero professionisti, Sindaco, Servizi veterinari delle ASL territorialmente competenti, Istituti zooprofilattici sperimentali) affinché vengano messe in atto tutte le misure previste. Purtroppo però negli anni si è riscontrata una difformità di applicazione e in alcuni casi la totale disapplicazione della norma (es. gli interventi non sempre sono immediati e le tempistiche non sempre rispettate, ecc.).
Nel 2019 è stata emanata una nuova ordinanza, prorogata negli anni successivi, che prevede nuove procedure informatizzate di comunicazione. In tal modo si garantisce un rapido inserimento dei dati, resi immediatamente disponibili per il monitoraggio del fenomeno e la possibilità di verificare la corretta applicazione delle procedure operative conseguenti alla conferma dei casi di avvelenamento.
Proroga dell’ordinanza concernente: «Norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati». (23A04831) (GU Serie Generale n.198 del 25-08-2023)