Cambiano i requisiti di età per gli iscritti nell’elenco nazionale e in quelli regionali dei direttori sanitari delle aziende pubbliche: l’età dovrà essere inferiore a 68 anni e non più a 65 anni
E’ quanto prevede un emendamento targato Lega al decreto Pa bis (dl 75/2023) approvato dalle commissioni Lavoro e Affari costituzionali della Camera che ieri hanno proseguito nelle votazioni sugli emendamenti. I lavori dovrebbero concludersi oggi in modo da conferire ai relatori il mandato per l’aula dove il testo del decreto è atteso tra domani e venerdì per l’avvio della discussione generale. L’innalzamento dell’età massima, fino al 31 dicembre 2025, è stato motivato, si legge nella premessa dell’emendamento, per “il perdurare delle necessità organizzative e funzionali determinate dalla cessata emergenza pandemica da Sars-cov-2” e per “garantire il raggiungimento degli obiettivi del Pnrr”. “Portare l’età utile dei direttori sanitari di aziende ospedaliere e sanitarie locali dagli attuali 65 a 68 anni era essenziale per allargare la platea di idonei a dirigenti della Pa. che abbiano acquisito le dovute esperienze e competenze. Ciò è fondamentale per dirigere organizzazioni così complesse e vitali che producono servizi di pubblica utilità e rispondono ai bisogni di salute dei cittadini e delle comunità, nonché di garantire il raggiungimento degli obiettivi del Pnrr”, ha spiegato in una nota Gianpiero Zinzi, primo firmatario dell’emendamento.