Al tavolo si sono seduti i rappresentanti dell’Osservatorio sulla valutazione della spesa previdenziale, l’organismo tecnico istituito dalla stessa Calderone, i sindacati e le associazioni delle imprese e delle altre categorie. Come annunciato nei giorni scorsi, all’incontro non erano presenti il ministro e i sottosegretari al Lavoro dato che quello in agenda era una riunione prettamente tecnica, considerata dal ministero sostanzialmente un nuovo momento di ascolto accompagnato da una prima analisi tecnica dei temi affrontati Calderone tirerà le somme alla conclusione di questo ciclo di quattro round (nel prossimo, fissato il 18 giugno, sarà affrontato il tema della flessibilità in uscita) sulla base dei dossier che nel frattempo verranno elaborati dagli esperti dell’Osservatorio partendo dalle proposte e dalle possibili misure individuate ai tavoli.
Troppo poco per Cgil e Uil, che, con Lara Ghiglione e Domenico Proietti, hanno parlato di un «incontro imbarazzante e inutile» dal quale «non è arrivata nessuna risposta». La Cisl con Ignazio Ganga ha invece valutato «positivamente» l’incontro di ieri «perché rimette in moto il confronto sulla previdenza». Le pensioni, insomma, continuano a dividere i sindacati, che anche ieri hanno dettagliato le loro proposte per migliorare il sistema pensionistico.
Da quanto si apprende da fonti del ministero del Lavoro, tra le varie ipotesi sul tavolo per garantire una pensione adeguata ai giovani “contributivi” sarebbe sotto attenta osservazione tecnica quella della Cisl per potenziare gli strumenti attuali recuperando almeno in parte i cosiddetti “vuoti contributivi”. E, nel caso in cui venisse adottata, uno dei pre-requisiti sarebbe quello di fissare una soglia minima di “anzianità lavorativa” per fare scattare il nuovo meccanismo che potrebbe ad esempio comprendere il recupero di periodi contributivi per i caregiver. L’idea di agire sulle integrazioni al minimo non appare invece tra le più gettonate, a differenza della qualificazione dei periodi e della ricongiuzione dei contributi sparsi. In ogni caso la copertura pensionistica per i giovani dovrò essere puntellata anche attraverso il rilancio della previdenza integrativa, risorse permettendo, visto che resta ancora un’incognita l’impatto della futura indicizzazione degli assegni all’inflazione e della del “costo” della sentenza della Corte Costituzionale Consulta con cui è stato dichiarato incostituzionale il differimento del Tfs per i lavoratori pubblici.