Il Partito democratico resiste a Brescia, dove vince al primo turno nonostante per il capoluogo lombardo siano scesi in campo tutti i leader di governo: Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani. E ottiene un buon risultato a Vicenza arrivando al secondo turno davanti al centrodestra. Buoni segnali da Brindisi, laboratorio per i dem di Elly Schlein dell’alleanza con i 5 stelle di Giuseppe Conte, e dalla Toscana dove in due Comuni conquistati a sorpresa dalla destra cinque anni fa, Pisa e Siena, va al ballottaggio nella città del Palio e si gioca al fotofinish la partita nella città della Torre. Il centrodestra invece al primo turno porta a casa quattro capoluoghi sui tredici alle urne, conquistando pure Latina che arrivava da un’amministrazione di centrosinistra.
I dati certi comunque di questa tornata elettorale che vedeva 595 comuni al voto sono che il centrosinistra vince al primo turno a Brescia e Teramo. Il centrodestra invece prende subito Treviso, Sondrio, Imperia e Latina, mentre andranno al ballottaggio Vicenza, Massa, Siena, Terni, Ancona e Brindisi. Risultati a macchia di leopardo che fanno dire un po’ a tutti i dirigenti dei partiti di «avere vinto», anche se le somme si tireranno tra due settimane: ai ballottaggi del 28 e 29 maggio, date nelle quali si voterà anche in quattro capoluoghi in Sicilia.
La segretaria dei dem Elly Schlein è molto soddisfatta per la vittoria al primo turno di Laura Castelletti a Brescia, vicesindaca uscente e da oggi prima donna alla guida della città. Schlein l’ha chiamata per complimentarsi, anche perché nel capoluogo lombardo la destra aveva schierato l’artiglieria pesante. Salvini ha imposto un suo fedelissimo come candidato, Fabio Rolfi, assessore regionale, e qui è venuta anche la presidente del Consiglio Meloni a chiudere la campagna elettorale. Missione fallita. E potrebbe diventare rossa anche Vicenza: qui va al ballottaggio, e avanti, il dem Giacomo Possamai contro il sindaco uscente del centrodestra Francesco Rucco. A Vicenza crolla la Lega, che passa dal 15 per cento di cinque anni fa al 7. Per il resto, a parte Brescia, il centrosinistra vince al primo turno a Teramo con l’uscente Gianguido D’Alberto.
Il centrodestra canta vittoria al primo turno in quattro Comuni. A Treviso con l’uscente della Lega Mario Conte, a Sondrio con un altro uscente della Lega, Marco Scaramellini, a Imperia con l’ex ministro Claudio Scaloja al secondo mandato. ll centrodestra strappa al centrosinistra Latina, dove elegge Matilde Celentano che batte l’uscente Damiano Coletta.
Al ballottaggio vanno Ancona, capoluogo delle Marche, primo laboratorio della destra-destra, e dove ha comiziato due volte Meloni: al secondo turno si affronteranno ladem Ida Simonella e Daniele Silvetti sostenuto da tutto il centrodestra.
Nella fu rossa Toscana segnali di ripresa dei dem arrivano da Pisa e Siena. Nella città del Monte dei Paschi che la destra aveva strappato per la prima volta dal Dopoguerra alla sinistra cinque anni fa vanno al ballottaggio la dem Anna Ferretti e Nicoletta Fabio per il ce ntrodestra. A Pisa l’uscente della Lega Michele Conti va al fotofinish con ildem Paolo Martinelli sostenuto da Pd e 5 stelle. Schlein ha chiuso a Pisa e Siena la campagna elettorale, a dimostrazione dell’importanza simbolica di riconquistare le due città.
I dem sono soddisfatti: «Partivamo da una condizione di svantaggio della destra ora andiamo verso una contesa paritaria», dice Davide Baruffi, responsabile Enti locali. Dal centrodestra ribattono: «L’effetto Schlein, se c’è, non si vede » dice Tullio Ferrante, sottosegretario alle Infrastrutture e responsabile Adesioni di Forza Italia.
Due ultime curiosità: il sottosegretario ai Beni culturali Vittorio Sgarbi, collezionista di incarichi, diventa anche sindaco di Arpino nel Lazio. E a Laterina Pergine Valdarno, paese in provincia di Arezzo della renziana ed ex ministra Maria Elena Boschi, stravince la destra.
Repubblica