Il Centro provinciale di Guandong per il controllo e la prevenzione delle malattie ha segnalato un’infezione umana da virus dell’influenza aviaria A(H3N8) in Cina, o “influenza aviaria H3N8”, il 26 marzo 2023. Si tratta di una donna di 56 anni della città di Zhongshan. La donna è stata ricoverata in ospedale per una grave polmonite e successivamente è morta. Era già affetta da alcune patologie, tra cui il mieloma multiplo. La donna è stata esposta a pollame vivo in un mercato prima di ammalarsi e i campioni ambientali raccolti dal mercato sono risultati positivi per l’influenza aviaria H3, secondo l’Oms. Nessun contatto stretto del caso ha sviluppato un’infezione o sintomi di malattia al momento della segnalazione.
Si tratta della terza infezione umana da virus dell’influenza aviaria H3N8 mai segnalata. Anche le due precedenti infezioni da virus H3N8 sono state segnalate in Cina, nel 2022. La prima infezione ha riguardato un bambino esposto a polli da cortile e anatre selvatiche nell’aprile 2022. Il paziente si è ammalato in modo critico ed è stato ricoverato. La seconda infezione si è verificata nel maggio 2022 in un bambino che aveva visitato un mercato di pollame vivo. Il bambino presentava sintomi lievi. Tutti i contatti stretti dei primi due casi riportati sono risultati negativi ai virus dell’influenza A ed entrambi i bambini sono guariti.
I virus H3N8 sono un sottotipo di virus influenzale A diverso e non correlato ai virus H5N1 che attualmente si diffondono tra gli uccelli selvatici e il pollame negli Stati Uniti e nel mondo. I virus H3N8 sono stati individuati per la prima volta negli uccelli selvatici negli anni ’60 e sono stati rilevati in altri animali. Negli ultimi due decenni, i virus H7N9 hanno causato il maggior numero di infezioni umane, seguiti dai virus H5N1, che hanno causato il secondo maggior numero di infezioni umane. La maggior parte delle infezioni umane da virus dell’influenza aviaria A è stata causata dal contatto diretto o dall’esposizione ravvicinata a uccelli/pollame infetti.
G.R.