La Stampa. È caccia all’orso colpevole della morte di Andrea Papi. Anche da Roma è arrivato il via libera ad abbattere l’esemplare che nella notte tra il 5 e il 6 aprile ha aggredito e ucciso il runner di 26 anni nei boschi sopra l’abitato di Caldes. Dall’analisi del Dna si arriverà all’identificazione precisa del plantigrade. Poi partiranno le ricerche del corpo forestale per trovarlo e uccidere il responsabile di una «morte annunciata». Le parole scelte dalla mamma di Andrea, Franca Ghirardini, sono finite in una lettera in cui ha messo in fila i suoi pensieri a cinque giorni dalla scomparsa del figlio: «Volevo dirvi – ha scritto in un testo reso pubblico tramite i suoi legali, Marcello Paiar e Maura Cravotto – che la mia anima e quella dei miei familiari è devastata da un immenso dolore, non riusciamo a capacitarci e a farcene ragione. Il sapere che Andrea è stato in balia dell’orso mi devasta».
Nella missiva ha chiesto rispetto per la memoria del figlio che non c’è più e per la sorella del ragazzo. Entrambi nati e cresciuti tra i boschi della Val di Sole. «Chiedo a tutte le popolazioni che vivono nei territori di montagna e alle amministrazioni di far sentire la loro voce, di non abbandonarci e di non abbassare la guardia, perché io e tutta la mia famiglia lotteremo fino alla fine per rendere giustizia al mio Andrea». C’è poi un pesante j’accuse alle istituzioni provinciali e nazionali che hanno gestito il progetto di ripopolazione «Life Ursus». «Se è successa questa tragedia, evidentemente non è stato fatto tutto quello che poteva essere fatto – ha sottolineato la signora Franca -. Eravamo a conoscenza dei fatti accaduti nel tempo, ma non ci sono stati grandi interventi per garantire la sicurezza della popolazione. Sappiate che noi siamo arrabbiati e indignati».
Nel frattempo il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin ha cercato di ricucire i rapporti tra l’Ispra, l’Istituto di diretta emanazione del dicastero, e la provincia di Trento. «Va bene abbattere l’esemplare protagonista dell’aggressione – ha precisato al “quotidiano T” – ma per gli altri orsi considerati problematici sarà necessario il parere dell’Istituto, che caso per caso dovrà fare una valutazione». Anche sul piano radicale del governatore del presidente Maurizio Fugatti intenzionato a dimezzare la presenza degli orsi bruni, il ministro ha frenato: «Una valutazione va fatta, ma dovrò rimettermi a chi ha maggiori competenze per sapere come dimezzare la popolazione di orsi in Trentino».
Un ulteriore stop potrebbe arrivare dal Tar, al quale è pronta ricorrere la Lega Anti Vivisezione: «Risponderemo colpo su colpo – ha dichiarato Massimo Vitturi, responsabile Lav per per l’Area Animali Selvatici – a questa rappresaglia insensata nei confronti degli orsi voluta dal presidente Fugatti». I funerali di Papi saranno celebrati mercoledì 12 alle ore 15 alla chiesa di San Bartolomeo a Caldes.