Sui medici a gettone “credo sia un fenomeno da combattere subito per far sì che ci sia più spazio per nuove assunzioni e sempre un minor ricorso a queste forme di lavoro negli ospedali”. Mentre sulla denunciata carenza di farmaci “bisogna ribadire che c’è un’ampia possibilità di farmaci equivalenti. L’Italia ne prescrive pochi rispetto alle altre nazioni europee. Inoltre le farmacie possono fornire prodotti galenici”. E sul fumo torna a ribadire: “Obiettivo tabagisti sotto 5% entro il 2040”.
“Nell’ultimo periodo, ma già prima, è emerso il fenomeno dei cosiddetti medici a gettone. Questo è un fenomeno che ho contrastato fin dall’inizio, da quando sono diventato ministro. Ho mandato i Nas a effettuare controlli specifici sulle cooperative che forniscono i servizi sanitari e sono state trovate tutta una serie di irregolarità. Credo sia un fenomeno da combattere subito per far sì che ci sia più spazio per nuove assunzioni e sempre un minor ricorso a queste forme di lavoro negli ospedali”.
Lo ha evidenziato il ministro della Salute Orazio Schillaci, intervenuto oggi su Rai Radio1 a Sabato anch’io.
“La pandemia – ha osservato – ha messo in evidenza tanti aspetti positivi della nostra sanità pubblica. Credo che il più importante sia il capitale umano, gli operatori del servizio sanitario nazionale. Penso ai medici, agli infermieri, ai farmacisti e a tutti gli operatori che si sono battuti per assicurare cure adeguate ai pazienti. Ha però anche dimostrato alcune fragilità. Credo che la prima sia quella della medicina del territorio, il fatto che tra il medico di base, che è il primo presidio della cura dei cittadini, e gli ospedali con i pronto soccorso che oggi spesso sono troppo pieni di pazienti manca una medicina territoriale, che sicuramente va rafforzata”.
Quanto alla carenza di farmaci, “è un tema che ricorre periodicamente ma come governo saremo in grado di fare in modo che i cittadini trovino una risposta concreta alle loro necessità – ha aggiunto il ministro -. L’11 gennaio ho convocato il tavolo permanente sull’approvvigionamento dei farmaci. È giusto avere azioni rapide per rendersi conto dei farmaci che mancano e trovare alternative. Bisogna ribadire che c’è un’ampia possibilità di farmaci equivalenti. L’Italia ne prescrive pochi rispetto alle altre nazioni europee. Inoltre le farmacie possono fornire prodotti galenici”, ha sottolineato.
Nel suo intervento a Radio 1 Schillaci è poi tornato a ribadire il suo impegno nella lotta al tabagismo. “Io credo che noi dobbiamo affrontare il tema del fumo all’interno della prevenzione, che è uno dei cavalli di battaglia, uno dei punti sui quali metterò l’attenzione del mio dicastero. In particolare credo che si debba prevenire e contrastare il tabagismo e questo in linea con un Piano europeo contro il cancro, che ha come finalità quella di creare una generazione libera dal tabacco nella quale meno del 5% delle popolazioni consumi tabacco entro il 2040”.
“Credo che la tutela della salute pubblica non può che passare per una maggiore attenzione al fenomeno del tabagismo – ha osservato il ministro – e più in generale alla prevenzione e agli stili di vita. Noi siamo una delle popolazioni più longeve insieme al Giappone. Questo però significa che i nostri anziani sono affetti da tutta una serie di patologie croniche, dato che a sua volta implica una spesa importante per il sistema sanitario nazionale, e io credo che bisogna puntare, oltre a riorganizzare il sistema sanitario nazionale e a cercare di incrementare il Fondo, anche a ridurre l’incidenza delle malattie. E quindi una prevenzione contro il tabagismo e i danni da fumo va sicuramente in questa direzione e credo sarà molto utile e importante soprattutto per il futuro”, ha concluso.
21 gennaio 2023 – Quotidiano sanità