La Cina ha revocato i requisiti di quarantena per i viaggiatori in entrata, ponendo fine a quasi tre anni di isolamento autoimposto anche se il Paese sta combattendo ancora un’ondata di casi di Covid. Oggi, 8 gennaio, anche la Cina continentale ha aperto il suo confine a Hong Kong, smantellando gli ultimi pilastri di una politica zero-Covid che aveva protetto le persone dal virus ma le aveva anche tagliate fuori dal resto del mondo
Ed è stato ripristinato anche il regolare traffico passeggeri tra la Cina e la regione amministrativa speciale di Hong Kong. Lo riporta l’agenzia Xinhua. Con la revoca delle restrizioni anti-Covid, i valichi tra l’isola e la città di Shenzen stanno venendo gradualmente riaperti. Secondo l’amministrazione di Hong Kong, circa 60 mila residenti dell’isola si recheranno ogni giorno nella Cina continentale, 50 mila dei quali tramite i tre punti di accesso via terra. Gli altri potranno utilizzare i traghetti, gli aerei o il ponte Hong Kong-Zhuhai-Macao.
I trasgressori delle restrizioni Covid saranno liberati
La Cina ha annunciato che libererà coloro che sono stati arrestati negli ultimi tre anni per aver violato le restrizioni contro il Covid-19, in seguito al brusco allentamento delle rigide misure sanitarie imposte durante la pandemia. Il governo, riporta Anadolu, ha invitato i governi locali, i tribunali, le forze dell’ordine e le unità doganali a porre fine ai procedimenti giudiziari relativi alla violazione delle restrizioni, nel giorno che vede revocato l’obbligo di quarantena sia per chi giunge in Cina dall’estero che per i residenti. Le autorità di Pechino hanno quindi esortato a rilasciare «in modo tempestivo e appropriato» i sospetti arrestati per aver violato le misure sanitarie e invitato le autorita’ locali a seguire «una politica di tolleranza e non punitiva». La Commissione Sanitaria Nazionale cinese ha annunciato lo scorso 26 dicembre il declassamento del Covid-19 da malattia infettiva di classe A a malattia infettiva di classe B. La definizione ufficiale passa così da «nuova polmonite da coronavirus» a «nuova infezione da coronavirus». La Commissione ha inoltre riferito che «le informazioni quotidiane sull’epidemia non saranno più diffuse». Il Centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie si limiterà a raccogliere dati per «riferimento e ricerca» e a fornire aggiornamenti su base mensile.