Il Ministero della salute ha trasmesso a Regioni e Provincie autonome di Trento e Bolzano e Izs l’aggiornamento delle Linee guida per il campionamento della porzione aborale del tronco-encefalico (obex) ai fini della sorveglianza e le analisi di laboratorio e le schede verbali di prelievo rispetto alla normativa vigente e alle precedenti comunicazioni.
Detto documento è uno strumento sintetico di aggiornamento ai sensi Regolamento CE n.999/2001 per i servizi veterinari e/o loro delegati, impegnati nelle attività di prelievo dell’obex, affinché le stesse vengano svolte uniformemente su tutto il territorio nazionale limitandone le criticità e relative conseguenze.
Si precisa che il documento non deve essere considerato sostitutivo delle attività di formazione; queste ultime, dovranno essere svolte attraverso il personale autorizzato competente e opportunamente formato di ciascun Izs competente per territorio e/o direttamente per frequenza dei corsi tenuti dal centro di referenza per le TSE (CEA—TO) come da indicazioni delle note ministeriali prot. n.11854 del 12.05.22 e n.29036 del 21.11.2018.
L’attività di sorveglianza delle encefalopatie spongiformi trasmissibili (EST) prevista dal Regolamento (CE) 999/2001 s.m.i. consiste nel controllo post mortem di segmenti della popolazione bovina, bufalina, ovina, caprina nonché di altri ruminanti. L’attività di controllo
è modulata in base all’età, a specifiche caratteristiche cliniche e all’appartenenza dell’animale alle cosiddette “categorie di rischio” che influiscono sulla probabilità di riscontro della malattia.
SORVEGLIANZA
L’attività di sorveglianza è di due tipi:
a) Sorveglianza passiva: controllo su animali segnalati come sospetti cioè su soggetti di qualsiasi età che presentano sintomi neurologici riconducibili ad una EST o disturbi neurologici o comportamentali o un deterioramento progressivo delle condizioni generali,
legati ad un deficit del sistema nervoso centrale e per il quale le informazioni raccolte sulla base dell’esame clinico, della risposta ai trattamenti o di un esame di laboratorio non permettono di stabilire una diagnosi alternativa alle EST;
b) Sorveglianza attiva: controllo su animali non segnalati come sospetti ma inseriti in campagne di screening che prevedono l’uso di test rapidi su bovini, bufalini, ovini, caprini e altri ruminanti appartenenti a differenti categorie di rischio, secondo le
definizioni dell’allegato III del Reg. (CE) 999/2001 s.m.i., Decisioni UE e/o nazionali