“Nella riunione odierna di contrattazione con l’Aran dei sindacati dei dirigenti medici, veterinari e sanitari del Ssn per il rinnovo del contratto di lavoro 2019-21, si sono finalmente realizzate convergenze metodologiche per dare soluzione agli aspetti più delicati del Ccnl riguardanti l’orario di lavoro, la retribuzione di risultato, le ore eccedenti il debito orario, il patrocinio legale e altre questioni che avevano necessità di miglioramento normativo”. Questa la valutazione della segreteria nazionale del Sivemp. “L’accordo presenta ancora alcune difficoltà – dice per parte sua il presidente Aran, Antonio Naddeo – non tanto dal punto di vista economico, ma da un punto di vista ordinamentale, in particolare si sta trattando molto sulle norme che regolano l’orario di lavoro. La causa di questo problema va rintracciata nella carenza di personale, che comporta un’organizzazione del lavoro molto complicata per quanto riguarda la gestione dei turni”.
“Nella prossima settimana attendiamo la riscrittura di testi che richiedevano qualche correzione o integrazione e la definizione delle entità relative al pagamento delle ore extra orario non recuperate. Si sta prospettando un’importante correzione di rotta che consentirà a molti medici di recuperare o veder retribuite le ore eccedenti che prima non venivano riconosciute e venivano perse”.
In particolare “i medici veterinari, finalmente, con questo contratto recuperano l’autonomia del proprio fondo di risultato che – nelle aziende in cui era stato unificato – non potrà essere inferiore a quello in godimento. Per superare il problema del pagamento delle prestazioni aggiuntive erogate in orario notturno si è ottenuto che queste siano pagate finanziando il fondo della retribuzione di risultato dei veterinari aggiungendo le specifiche risorse del bilancio Aziendale relative alle tariffe di cui al dlgs 2 febbraio 2021, n. 32”.
“È in dirittura d’arrivo l’accordo per dirigenza sanitaria e dirigenti medici. A settembre è ripresa la trattativa per il contratto della dirigenza della sanità e dei dirigenti medici, che riguarda circa 200mila addetti, tra medici, dirigenti sanitari e amministrativi. L’accordo presenta ancora alcune difficoltà, non tanto dal punto di vista economico, ma da un punto di vista ordinamentale, in particolare si sta trattando molto sulle norme che regolano l’orario di lavoro. La causa di questo problema va rintracciata nella carenza di personale, che comporta un’organizzazione del lavoro molto complicata per quanto riguarda la gestione dei turni. Il contratto è comunque in dirittura di arrivo, si conta di chiuderlo per i primi giorni di ottobre”. È quanto ha affermato il presidente Aran, Antonio Naddeo, che ha fatto il punto della situazione nella dodicesima puntata della rubrica “Le persone al centro. La strada maestra per innovare la PA”, realizzata in collaborazione con FPA.
ultimo aggiornamento 22 settembre 2023