In occasione della Giornata mondiale della Sicurezza alimentare si è svolto il 7 giugno al Ministero della salute un convegno a cui hanno partecipato istituzioni, esperti e realtà produttive per parlare di “Frontiere della sicurezza alimentare del terzo millennio per contrastare lo spreco alimentare e promuovere una filiera agro-alimentare sostenibile” e “Sicurezza alimentare e approccio One Health: come declinare la Tutela del consumatore e la promozione del made in Italy”
Per il SIVeMP ha partecipato il Vice Segretario Nazionale, Pierluigi Ugolini, che rispondendo a domanda diretta del moderatore Federico Ruffo, conduttore di “Mi manda Rai 3” sull’adeguatezza del numero di medici veterinari del SSN rispetto ai controlli necessari per garantire la sicurezza alimentare ha risposto:
“La carenza del personale medico veterinario di sanità pubblica è un tema che il SIVeMP sta affrontando e ponendo alle istituzioni da tempo.
In Italia le garanzie sanitarie sugli alimenti sono date da un sistema che è retto dai medici e dai veterinari che lavorano insieme, in ottica One Health, nei Dipartimenti di Prevenzione delle Asl, e intervengono sul territorio con una serie di controlli stringenti e che impattano sulle economie locali dei produttori delle materie prime che vengono trasformate in alimenti, in prodotti d’eccellenza che vengono consumati in Italia, così come all’estero.
Spesso nel corso delle attività di controllo si subiscono delle pressioni, legate proprio alle dinamiche economiche, che possono sfociare in violenze verbali e fisiche, e sulle quali oltre 15 anni fa, abbiamo attivato un osservatorio per monitorare e contrastare il fenomeno.
Per affrontare le difficoltà che si possono incontrare sul territorio, e che attengono anche alla sicurezza sul lavoro, il SIVeMP propone l’affiancamento fra colleghi e in alcuni casi anche alle forze dell’ordine. La rotazione del personale non risolve il problema, piuttosto lo rimanda delegittimando chi fa i controlli. L’affiancamento invece impedisce ai colleghi, e alle tante colleghe in aumento nella categoria, di agire in maniera isolata e subire intimidazioni.
Aggiungiamo che a causa del blocco del turn over che ha caratterizzato l’ultimo decennio la categoria sta progressivamente invecchiando e che ha bisogno di integrare la propria esperienza e competenza professionale acquisita negli anni confrontandosi con i colleghi più giovani che hanno meno esperienza professionale ma sono portatori di nuove competenze come ad esempio la dimestichezza informatica utile per l’implementazione dei sistemi informatici per la registrazione e lo scambio di informazioni a livello nazionale ed extranazionale.
Subiamo oltretutto le dinamiche assunzionali legate ai tetti di spesa per cui l’esigenza di assumere medici veterinari in alcune regioni a vocazione meno agro-zootecnica può essere meno sentita ma non per questo meno necessaria alle realtà produttive locali che contribuiscono a fare del settore agroalimentare un settore trainante della nostra economia”.
Quindi si, se è vero che “Se non è sicuro non è cibo” è altrettanto vero che senza veterinari del SSN la salubrità degli alimenti di origine animale non è garantita e per far fronte alle sfide presenti e future della sicurezza alimentare, il sistema ha bisogno di più veterinari pubblici.”
E’ possibile rivedere il convegno sul canale youtube del Ministero della salute
L’intervento del Vice Segretario a partire dal min. 5.30.05