Cuccioli e cani giovani: l’aggressività sembra in aumento. A rivelarlo un recente sondaggio, pubblicato dalla British Veterinary Association (BVA), e di cu dà notizia VNonline. Secondo alcuni professionisti, questi problemi comportamentali si potrebbero far risalire al boom di cuccioli acquistati durante la pandemia di coronavirus.
Secondo quanto riferito dal VNonline, il 50% dei chirurghi veterinari intervistati ha segnalato in aumento il numero di clienti preoccupati per il comportamento aggressivo del proprio cane, a fronte di un risicato 2% che nota, al contrario, una diminuzione.
E non basta, tra i veterinari del panel, il 24% ha riportato un aumento del numero di animali domestici curati per lesioni causate da cani aggressivi negli ultimi 12 mesi.
Portatori di questo comportamento aggressivo sono specialmente cani giovani, cuccioli durante la pandemia: l’87% dei cani aggressivi sono risultati infatti sotto i tre anni. Il problema principale, come già denunciato precedentemente, sono le pratiche scorrette di molti allevatori che approfittando delle chiusure pressoché totali nei mesi clou de Covid, hanno optato per il commercio online, bypassando spesso, e con dolo, i dovuti controlli medici. In aggiunta, anche grazie all’inesperienza di molti proprietari, molte vendite sono avvenute senza che l’acquirente avesse modo di conoscere e valutare di persona l’animale, scoprendone così prima l’indole e le condizioni originari di svezzamento.