Implementare dell’8-12% ogni anno i numeri del personale sanitario laureato in ogni Paese. La raccomandazione arriva dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) in occasione del 5° Forum globale sugli operatori sanitari che si apre oggi a Ginevra fino al 5 aprile. Ad esempio, spiegano dall’Organizzazione, un paese con un totale di 5.000 medici dovrebbe “laurearne” tra 400 e 600 all’anno per mantenere e migliorare la capacità di risposta ai bisogni della popolazione e alla domanda del sistema sanitario. Ed è un investimento a tutto tondo sulle risorse umane quello richiesto, considerando che “a metà strada per gli Obiettivi di sviluppo sostenibile e a tre anni dall’inizio della pandemia i risultati sulla salute della popolazione e l’aspettativa di vita sono invertiti” e che dopo il Covid oltre la metà degli operatori sanitari ha sperimentato il burnout. «Il mondo deve intraprendere azioni urgenti per proteggere e investire negli operatori sanitari, che hanno bisogno di una retribuzione e di condizioni di lavoro dignitose – ha dichiarato Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale Oms -. Questo richiede una leadership politica in tutti i settori, non solo nella sanità». «Se vogliamo equità e copertura sanitaria universale e sicurezza sanitaria globale, dobbiamo proteggere gli operatori sanitari, dobbiamo investire su di loro e dobbiamo agire insieme», ha affermato il direttore del dipartimento della forza lavoro sanitaria Jim Campbell».
Potrebbe interessarti anche
Scrivi un commento