Il presidente dell’Agenzia: “Attendiamo l’atto di indirizzo, che dovrebbe arrivare a breve. Al momento è all’esame del ministero dell’Economia e resta da risolvere una questione legata agli incarichi aggiuntivi. Dopo l’atto di indirizzo, entro gennaio convocheremo i sindacati medici e contiamo di arrivare alla firma del contratto entro 2-3 mesi
«Dopo un 2022 decisivo e di grande concretezza per l’Aran, con la firma definitiva – dopo 140 giornate di trattativa – per il rinnovo dei quattro contratti nazionali di comparto del pubblico impiego per oltre 2,4 milioni di lavoratori (Funzioni centrali, Funzioni locali, Sanità e Istruzione), il 2023 impegnerà l’Agenzia, innanzitutto, per la conclusione della tornata contrattuale 2019-21 relativa ai quattro contratti della dirigenza che riguardano più di 160mila addetti. La parte del leone spetta ai medici del servizio pubblico, con il rinnovo del Ccnl per 135mila camici bianchi». Lo specifica in una nota Antonio Naddeo, presidente dell’Agenzia Aran (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle Pubbliche amministrazioni).
Naddeo sottolinea dunque che partirà a breve la convocazione dei sindacati medici da parte dell’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro (ccnl) dei 135mila camici bianchi del Servizio sanitario nazionale. Naddeo precisa che al momento si attende l’atto di indirizzo delle Regioni: «Attendiamo l’atto di indirizzo, che dovrebbe arrivare a breve. Al momento – spiega Naddeo – è all’esame del ministero dell’Economia e resta da risolvere una questione legata agli incarichi aggiuntivi. Dopo l’atto di indirizzo, entro gennaio convocheremo i sindacati medici e contiamo di arrivare alla firma del contratto entro 2-3 mesi». Si tratta del rinnovo del ccnl relativo al triennio 2019-2021: «Il contratto è dunque già scaduto, ma i tempi più lunghi per i rinnovi nel Pubblico impiego – rileva Naddeo – sono dovuti a procedure più complesse e questioni legate a problemi di bilancio. Ad ogni modo, i medici del Ssn riceveranno tutti gli arretrati dovuti e non ci sarà una perdita economica».
Il nuovo contratto, precisa inoltre il presidente Aran, «porterà un incremento medio del trattamento economico pari al 4,5%». Quanto al ccnl 2022-2024, «nella legge di Bilancio appena approvata non sono stanziate le risorse per il rinnovo del contratto triennale successivo; sono state però stanziate risorse per 1 miliardo di euro per il 2023 per un acconto una tantum destinato a tutto il Pubblico impiego, in attesa – conclude – del successivo rinnovo contrattuale».