Incrementare del 20% la produzione sostenibile d’acquacoltura nel Mediterraneo: è questo l’obiettivo a cui puntano la Commissione Europea e MedAID (Mediterranean Aquaculture Integrated Development), un progetto di ricerca di quattro anni finanziato con 7 milioni di euro nell’ambito del programma di ricerca e innovazione Horizon 2020.
Avviato lo scorso maggio, il progetto ha l’obiettivo di studiare le problematiche produttive degli allevamenti di pesce nel Mare nostrum e individuare strategie e soluzioni per incrementare la competitività e la sostenibilità dell’intero settore.
L’acquacoltura copre infatti circa il 20% della produzione ittica europea , dando lavoro a circa 85.000 persone, in particolare nelle zone rurali e costiere. Ciononostante, l’Europa consuma due volte la quantità di pesce che produce colmando il gap con le importazioni, e la produzione europea è stagnante, soprattutto se contrapposta allo sviluppo del settore registrato nei paesi del bacino del Mediterraneo non appartenenti all’Unione Europea.
L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe), tra i partner del progetto, si occuperà in particolare di epidemiologia, diagnosi e prevenzione delle malattie infettive che colpiscono la spigola e l’orata, con particolare attenzione all’encefalopatia e retinopatia virale, il principale problema sanitario dei pesci del Mediterraneo.
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12 giugno 2017