I referendum su voucher e appalti promossi dalla Cgil si terranno il prossimo 28 maggio. Lo ha comunicato Palazzo Chigi con una nota spiegando che il consiglio dei ministri ha approvato il decreto per l’indizione dei referendum popolari relativi alla “abrogazione di disposizioni limitative della responsabilità solidale in materia di appalti” e alla “abrogazione di disposizioni sul lavoro accessorio (voucher)”.
Nell’intervista a Repubblica in edicola oggi la segretaria della Cgil ha dettato le condizioni per evitare il referendum: permettere cioè l’utilizzo soltanto alle famiglie e “per retribuire la prestazione occasionale di disoccupati di lunga durata, pensionati e studenti”. A patto, inoltre, che all’Inps resti l’esclusiva sulla vendita.
Intanto dalla segretaria della Cgil arriva il nuovo invito ad accorpare la consultazione referendaria con quella delle amministrative: “Avevamo proposto l’election day e rinnoviamo questa richiesta”., ha detto a margine di un evento delle fondazioni Basso e Eber., Camusso ha spiegato: “Vista la data scelta, sarebbe possibile far coincidere il referendum con le elezioni amministrative e non perchè ci preoccupa il quorum, i Comuni al voto non sono tantissimi, sarebbe solo una scelta oculata, in un’ottica di finanza pubblica”.
A proposito della data fissata oggi dal cdm, la leader Cgil ha commentato: “Ora avanti con la campagna elettorale, ci prepariamo a questa sfida: abbiamo davanti un periodo impegnativo e lo utilizzeremo in tutti i modi”. Camusso ha ricordato la manifestazione prevista a Roma l’8 aprile che “sarà l’occasione per rilanciare i temi referendari. Sarà una campagna elettorale molto impegnativa, ma questo non ci spaventa”.
Repubblica – 14 marzo 2017