Ricercatori dell’IZSVe sono stati coinvolti in uno studio promosso dal centro di ricerca spagnolo IRTA per valutare il livello di benessere nei macelli suinicoli di 5 Paesi: Portogallo, Italia, Finlandia, Brasile e Spagna. La valutazione si è basata sulla misurazione di specifiche reazioni dell’animale (parametri) lungo le quattro fasi in cui si suddivide la macellazione: scarico, sosta, stordimento e dissanguamento. Dal confronto tra Paesi emerge che i macelli italiani valutati possono garantire un livello soddisfacente di attenzione al benessere animale.
Le fasi di trasporto e macellazione sono tra le più critiche per il benessere animale. Anche la normativa in vigore (Reg. CE 1/2005, Reg. CE 1099/2009) pone l’attenzione su questi aspetti e richiede la verifica di requisiti strutturali e gestionali la cui non conformità prevede sanzioni e la messa in atto di opportune azioni correttive.
Tuttavia è ugualmente importante valutare il benessere animale impiegando anche indicatori animal based, ovvero basati sulla capacità di rilevare le risposte degli animali a eventi stressogeni. Per esempio, il protocollo Welfare Quality® (WQ) è uno strumento flessibile, standardizzato e scientificamente riconosciuto di valutazione del benessere degli animali: basato su una valutazione semplice in forma di checklist, può essere applicato in modo armonizzato nei diversi Stati membri.
Risultati
Questo studio è stato un primo tentativo, condiviso e armonizzato tra realtà produttive differenti, di valutazione del benessere dei suini al macello utilizzando indicatori animal based.
Dal confronto tra Paesi emerge che i macelli italiani valutati possono garantire un livello soddisfacente di attenzione al benessere animale: la prevalenza di scivolamenti allo scarico varia tra l’1 e il 13%, le zoppie non superano il 2%, le carcasse con più di 10 lesioni variano tra il 2 e il 10%. Negli altri Paesi sono state registrate percentuali di scivolamenti fino al 57%, di zoppie fino al 14% e fino al 78% di carcasse con più di 10 lesioni.
Proprio la grande variabilità nei dati raccolti, frutto della diversità dei sistemi produttivi dei singoli Paesi coinvolti nel progetto, ribadisce l’importanza di lavorare in modo condiviso alla definizione di soglie di accettabilità e valori di riferimento per la valutazione del benessere al macello.
Per approfondire
- Di Martino G., Zamprogna S., Garbo A., Caucci C., Marchesan M., Bonfanti L., Dalmau A. (2017). Welfare assessment in Italian pig slaughterhouses. Large Animal Review 23, 149-153.
- Dalmau A., Nande A., Vieira-Pinto M., Zamprogna S., Di Martino G., Ribas J.C.R, M. Paranhos da Costa, Halinen-Elemo K., Velarde A. (2016). Application of the Welfare Quality® protocol in pig slaughterhouses of five countries. Livestock Science 193, 78-87.
IzsVe – 27 febbraio 2018