«Abbiamo 3.000 positivi in più. Abbiamo una crescita esponenziale, che è giustificata non solo dall’infezione presente, però è vero che l’alta quota di positivi che intercettiamo è in una fase di test importante, sui 30 mila tamponi al giorno». Lo ha detto ai giornalisti il presidente del veneto Luca Zaia. «I dati però – ha precisato – ci dicono che i positivi sul totale dei tamponi rispetto a marzo sono la metà. Non giustifico nulla, ma questi sono i numeri. L’esperienza ci dice che il 98% dei positivi a domicilio sono asintomatici». «Stiamo preparando 10 Covid center, non ci sono alternative, ci stiamo arrivando con i numeri». Lo ha affermato il presidente del Veneto Luca Zaia. «Magari potessimo mandare pazienti ovunque – ha aggiunto – ma sono soggetti altamente infettanti, per cui vanno isolati dagli altri. Stiamo attrezzando le strutture dei Covid center per far sì che siano punti di riferimento provinciale; avremo un hub per l’attività ordinaria provinciale e poi ci sarà un hub provinciale per il Covid. Non abbiamo alternative», ha concluso.
I dati
Per la prima volta sono stati superati i 3.000 casi di positività in un giorno, per l’esattezza 3.012. Il numero totale di infetti dall’inizio dell’epidemia sale a 54.256. Si contano anche 17 vittime, per un dato complessivo di 2.388 morti. I numeri più preoccupanti arrivano però dalle terapie intensive, dove ora vi sono 122 malati, 20 più di ieri, mentre il dato dei ricoveri nei reparti non critici, 877 (+18) è meno marcato. Del totale di 877 ricoverati in area non critica i negativizzati sono 100, mentre sono solo 5 tra i 122 malati in intensiva. I soggetti in isolamento domiciliare salgono a 17.597 (+679), dei quali 7.997 positivi. Dall’inizio dell’emergenza le persone che hanno contratto il SarsCov 2 e si sono poi negativizzate sono 25.321. I positivi attuali nella regione sono 26.547.
Ipotesi lockdown
Su eventuali nuove misure di emergenza per il Covid «mi sembra di capire che qualche novità ci sarà, nel weekend c’è sempre qualche sorpresa». Lo ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia. «Sento qualche ragionamento, ma più `on the road´ – ha precisato – che qualcuno possa pensare a dei lockdown light, più che altro dei coprifuoco come vengono adottati in Belgio e Francia. Probabile che scelgano questa opzione. Al momento comunque a noi non è arrivata nessuna informazione su misure nazionali», ha concluso.